sabato 3 luglio 2010

Uno scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani dall'altra


Si copia e si incolla a mani basse, dal blog di Miguel Martinez.
Luciano Silinghini Garagnani aveva colpito la nostra attenzione con i suoi comunicati stampa irti di toni decisi e spicciativi. Miguel Martinez, col solo ausilio della logica, di un minimo di memoria e di un motore di ricerca qualunque, ha curato con amore e diligenza una presentazione a tutto tondo del rappresentante di una delle figure più comuni nella politica "occidentale" contemporanea: quella del comunicatore a mezzo stampa in perenne guerra con l'Ufficio Circoscrizionale per l'Impiego.
Da notare una quasi omonimia che aveva tratto in inganno anche noi: la Giovine [omissis] che Luciano Silinghini Garagnani avrebbe addirittura fondato non è l'organizzazione giovanile del piddì con la elle, come avevamo creduto sulle prime, ma qualcosa di addirittura più trascurabile ancora.
Il vocabolo geografico che connota, nel parlare comune, lo stato che occupa la penisola italiana viene usato da Martinez nello scritto originale; per questo -e solo per questo- non viene sostituito dall'omissis com'è prassi abituale in questa sede al fine di evitare spiacevoli moti peristaltici di disgusto nei lettori.

A Siena, è in corso una battaglia nel grande Scontro delle Civiltà.
Trattandosi di una battaglia artistica, dovremo illustrare il testo con diverse - forse troppe - immagini.
Al Palio di Siena, come è noto, il compito di dipingere il Drappellone, lo stendardo che andrà alla contrada vincitrice, è stato assegnato a un artista nato in Libano, Ali Hassoun.
Una scelta indovinata, visto che la figura della Vergine Maria, Maryam al-Batul, è condivisa da cristiani e musulmani. Di nuovo, la voce di Feirouz, che questa volta canta ya umm Allah, "O madre di Dio".
La venerazione è particolarmente marcata tra gli sciiti, non solo del Libano: il famoso film sulla vita di Maria secondo le fonti islamiche, Maryam al-muqaddasa (Santa Maria), è stato prodotto in Iran.

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico, dall

Ali Hassoun, che da sempre costruisce figure che mescolano Oriente e Occidente, ha prodotto un'immagine in cui Maria e San Giorgio hanno volti decisamente mediorientali. Infatti, le leggende concordano nel dire che San Giorgio sarebbe nato a Lod in Palestina, e in Palestina sarebbe morto martire.

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico, dall
Il padre di San Giorgio veniva dalla Cappadocia, mentre la madre era palestinese. Il santuario cristiano di San Giorgio a Beit Jala in Palestina è ancora oggi luogo di pellegrinaggio per i musulmani, come racconta William Dalrymple.
Ora, il giorno di San Giorgio - il 6 maggio nel calendario ortodosso - in turco è Hıdırellez, il giorno in cui l'Impero Ottomano celebrava la piena primavera. Il termine mette insieme la figura di Hızır - in arabo Al-Khiḍr - e quella del profeta Elia (İlyas).
Hızır, un misterioso personaggio che compare nel Corano e che nella leggenda diventa immortale bevendo le acque della vita, si è fuso inestricabilmente con la figura di San Giorgio: è nel giorno di San Giorgio che Hızır si incontra con Elia, o potremmo anche dire, il cielo e la vegetazione si ritrovano.

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico, dallFesta di San Giorgio, Haymana, vicino Ankara, 2008


Nella variante di pronuncia Herdelezi, il giorno di San Giorgio è ancora oggi la principale festa dei Rom balcanici, musulmani e cristiani: e l'acqua svolge un ruolo particolare nella celebrazione.

Curiosamente, uno dei saggi più celebri (e forse un po' troppo fantasiosi) sul culto mariano nella città del Palio, Siena città della vergine (Siena, Stadi der Jungfrau, 1958), è stato scritto da un altro musulmano. Titus Burckhardt, nato a Firenze di famiglia svizzera, si era infatti convertito all'Islam sotto il nome di Sidi Ibrahim.
 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico, dall
L'autore di "Siena, città della vergine"


Abbiamo definito così un fronte nello scontro di civiltà, che potremmo definire quello alessandrino-bizantino-ottomano.
A questo punto, compare l'altro fronte, che potremmo definire dell'Occidente Virtuale.
Il primo luglio, alle 14.15, l'ANSA ci presenta il proclama di un certo Luciano Silighini Garagnani, "leader nazionale della Giovine Italia":
«Mi attendo una dura presa di posizione da parte di monsignor Buoncristiani, vescovo di Siena e da parte della Congregazione della Fede. La gravità è enorme ed è grave anche che si faccia passare inosservata questa notizia. Il drappellone dovrà entrare nella Chiesa di Santa Maria in Provenzano per la consueta benedizione e come si può benedire un'immagine blasfema? Qui con la convinzione di dover essere tolleranti e amici di tutti, si sta vendendo la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra religione. Ogni cristiano ovviamente non deve andare a far guerra o ammazzare gli infedeli, ma ciò non toglie - afferma Silighini Garagnani - che noi per puro spirito dottrinale seguendo il messaggio di Cristo, siamo tenuti ad evangelizzare e convincere gli altri che il Cristianesimo sia la vera e unica religione.
Mischiando le nostre immagini alle loro cosa si pensa di ottenere? Una religione bastarda, che diventa simile ai disegni delle magliette dei calciatori metà di un colore e metà dell'altro. Basta imbastardirci e correre dietro alla convivenza, vendendo la nostra tradizione!!!»

«Interveniamo tutti a Siena durante il Palio - è l' invito di Silighini Garagnani - e lottiamo per riconsegnare questa tradizione al popolo senese e alla cultura italiana, cristiana e cattolica. Invito tutti i cittadini a presentarsi in piazza anche con semplici acquarelli disegnati sul cartone che raffigurano l'immagine di Maria e consegnamoli tutti davanti all'altare di Santa Maria in Provenzano, in modo chela Vergine preghi e intervenga contro questo ignobile scempio».
Il comunicato ha fatto notizia, cioè ha eccitato a dovere i media. La denuncia di Luciano Silighini Garagnani è diventata un caso nazionale, senza che nessuno si chiedesse cosa ci fosse dietro.

Ora, al momento del Palio, gli stessi media ci informano che non c'è stata alcuna contestazione. Per cui nessuno ha seguito l'invito di Luciano Silighini Garagnani: nemmeno lui stesso.
E infatti, a pensarci, chi ha mai sentito parlare della "Giovine Italia", di cui questo signore sarebbe "leader nazionale"?
E' questa la perfetta modernità: fare notizia senza nemmeno esistere.
Proprio per questa sua natura virtuale, pochi rappresentano i Valori Occidentali contemporanei con l'efficacia di Luciano Silighini Garagnani. E per questo gli dedicheremo un lungo excursus, che però vale per migliaia di altri individui prodotti con il suo stesso stampo.
Luciano Silighini Garagnani ha un sito web carico di pubblicità, con canzonette di sottofondo che non rientrano nel mio repertorio culturale, ma presumo abbiano a che fare con Sanremo e dintorni, anche se lui dice di apprezzare "la musica italiana degli anni Trenta" nonché Madonna (la entertainer Louise Ciccone, ovviamente, non la Signora del Libano cantata da Feirouz).

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico virtuale, dall

in alto, Madonna (non blasfema) di Luciano Silighini Garagnani
in basso, Madonna (blasfema) di Ali Hassoun


 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico virtuale, dall


Sul suo sito, questo individuo presenta innanzitutto la propria infanzia. Informa i lettori:
"Sono nato all'ospedale Duchessa Galliera di Genova, una sera di lunedì 23 febbraio 1976. Misuravo 63 cm di lunghezza e pesavo 4 kg, ma a son di bere grammi e grammi di latte "Oro" della "Centrale del latte di Genova" e mangiando a piacimento, dopo il primo mese di vità pesavo già 6 kg!!!Fui battezzato nella Chiesa dei "SS.Andrea e Ambrogio" di Genova col nome di LUCIANO FRANCESCO ; il primo nome fu scelto in memoria della nonna paterna Lucia ed il secondo in onore del nonno materno Francesco.A quattro mesi mi spuntarono i primi dentini, a cinque iniziavo a balbettare le prime parole.A undici mesi mossi i primi passi da solo, ma quando spensi la prima candelina, giravo per la casa e facevo già tanti discorsetti.A quattro anni leggevo, scrivevo e disegnavo come un bambino più grandicello."
Entriamo così in intimità con Luciano Silighini Garagnani e i suoi primi dentini. E veniamo a conoscere, in fotografia, anche i suoi genitori:

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico virtuale, dall

Fategli ciao con il mousino.
Luciano Silighini Garagnani scrive:
"Amo viaggiare e molti sono stati i paesi visitati..mi manca solo l'Oceania; gli altri continenti non hanno segreti"
Ora, il nostro è, come dire, un estroverso, uno che non nasconde nulla ai propri lettori. Ad esempio ci racconta:
"Il menu che apprezzo di più è composto da pizza, tacchino impanato, bietole e ogni tipo di pasta."
Ci piacerebbe che ci rivelasse con la stessa chiarezza i segreti di tutti i continenti. Il fatto che non lo fa può far sorgere il sospetto che il nostro sia un po' un millantatore. Come nella pagina del suo sito, in cui parla delle proprie "origini nobiliari". Che noi ovviamente non mettiamo in dubbio. Notiamo però che:
- i nobili che conosciamo personalmente non si vantano mai delle proprie origini, in particolare su siti web
- la pagina che descrive la sua famiglia somiglia molto a innumerevoli pagine simili di nipoti di onesti contadini che sostengono di essere pronipoti di disonesti imperatori
- la pagina sul suo sito è identica a quella che appare su Wikipedia per la voce Garagnani, stroncata dagli editori perché manca ogni fonte
- gradiremmo una migliore documentazione dell'affermazione, "I Silighini invece discendono dalla Gens Imperiale dei silla" (alternanza maiuscole/minuscole come nell'originale).[1]
Passiamo alla sua carriera lavorativa. Nel 1993, cioè all'età di sedici anni, avrebbe iniziato
"la mia attività di ideazione organizzazione e produzione di format per la televisione, il cinema e la pubblicità".
"Silighini affianca l'attività politica a quella artistica, dove è considerato uno dei maggiori esponenti in ambito di produzioni televisive e cinematografiche sia in Italia che all'estero."
Dal suo curriculum, vediamo che ha in effetti lavorato come "tecnico" o più modestamente come "altro" in una serie di trasmissioni televisive e nella pubblicità della Pupa e il secchione, della Nutella, della Settimana enigmistica e della "Kawasaky" (sic). Il suo mestiere principale sarebbe quello di skill casting director con specializzazione in "volti femminili", che dovrebbe significare che si occupa della parte superiore di oggetti di genere femminile, da destinare a vari spogliarelli pubblicitari. Non sappiamo se questi devono avvenire solo davanti alle telecamere, o se c'è una preselezione, ad esempio a Villa Certosa.
Nulla nel sito lascerebbe pensare che il nostro abbia anche una vita intellettuale: la punteggiatura e l'uso delle maiuscole sono già sfide sufficienti, da cui non esce sempre vittorioso.[2]
Poi, improvvisamente, scopriamo che è laureato in Filosofia delle religioni (oppure "Filosofia teologica", le versioni variano).
Il Secolo XIX ci presenta un altro aspetto di questo personaggio:
"Tra le star del jet set non ci lavora soltanto, ci passa spesso anche il suo tempo libero, frequentando discoteche e luoghi di divertimento.

Novella 2000 gli attribuisce un flirt con Alessia Fabiani. Lui ne ricorda anche altri («la Canalis, la Corvaglia, ma è meglio non scriverlo, non è carino»)."
Che se leggete tra le righe, vuol dire semplicemente che il nostro Filosofo delle Religioni dice al giornalista di avere simili frequentazioni. Che comunque si giustificano con un look (lo chiamano così di solito i difensori della Nostra Tradizione) da aspirante candidato al Grande Fratello.

 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico virtuale, dall
Luciano Silighini Garagnani mentre aspetta il treno per Siena

E infatti, accanto al tacchino impanato, il nostro apprezza il pugilato, l'atletica leggera, il Genoa e Britney Spears; ma ancora di più, Silvio Berlusconi, che "segue" dall'età di 9 anni:
"Eccola..la mia vera passione.. Fin da bambino del'asilo giravo con disegnata sui quaderni la "fiamma tricolore" dell’M.S.I. Un pò alternativo come neonato no? Ma dall'85 già vedo il futuro e inizio a seguire ciò che faceva Silvio Berlusconi. Ho ancora molti testimoni che possono confermare che in tempi non sospetti dicevo : "Io voterò per Berlusconi..vedrete". Detto e fatto.."
E così lo troviamo con vari e significativi incarichi in Forza Italia (movimento di cui lui si proclama "tra i fondatori"):
"Nel 2001 sono l’ideatore de “IL TROFEO DELLA LIBERTA’’ che vede ogni anno la partecipazione di politici nazionali scontrarsi in partite calcistiche. Nel 2005 invento il concorso nazionale “MISS AZZURRA: La più bella di Forza Italia..
Le scelte coraggiose si pagano, e Silighini si lamenta di essere stato chiamato "fascista" ben due volte. Prima, da un partigiano ottantunenne, la seconda volta da un marocchino.
Tra le molte cose che non capiamo: il sito di Silighini, nel 2010, accenna unicamente a Forza Italia. Mentre nel 2008, Silighini era passato con grande clamore a Forza Nuova.
"Venerdì 18 gennaio 2008 nella federazione genovese di Forza Nuova in Piazza Giusti 1, il segretario nazionale di FN Roberto Fiore, annuncia con gioia la collaborazione con un ex-dirigente di Forza Italia: Luciano Silighini. "Silighini - si legge sul sito di FN - ex responsabile giovani di FI, fondatore del primo Circolo di Forza Italia di Genova, ha guidato la rivolta anti-immigrazione di Cornigliano, quartiere nel quale ha preso 2000 preferenze. Brillante intellettuale, cattolico fervente, carismatica personalità politica vicina ai bisogni della gente comune, Silighini è anche un self-made-man, che ha saputo conquistarsi una posizione di prestigio anche nel campo lavorativo. Dal 1993 si dedica all'attività di ideazione, organizzazione e produzione di format televisivi, specializzandosi nell'organizzazione di meetings e congressi politici, e nella consulenza a parlamentari".
Ora, questo brano lo abbiamo trovato su un sito di sinistra: gli sperticati elogi a Silighini sono infatti scomparsi misteriosamente anche dal sito di Forza Nuova.
Comunque, durante la sua stagione forzanovista, Silighini riuscì a organizzare un Rosario Antimoschea a Cornigliano, vicino a Genova. A differenza di Siena, Silighini non solo ci è andato davvero, è anche riuscito a mobilitare una ventina di persone.
Inorgoglito da questo successo, Silighini ha organizzato anche un Rosario Anti-Hamas nel Duomo di Milano, per decontaminare la piazza dalla preghiera islamica che si era svolta prima nel corso delle manifestazioni contro i massacri di Gaza.
"Luciano Silighini Garagnani, presidente nazionale della Giovine Italia, venerdì 9 gennaio ha organizzato una preghiera nel Duomo di Milano alle 18 che ha visto la presenza di oltre 100 cittadini intervenuti con la recita di un rosario per "rimediare all'offesa fatta dalla preghiera islamica effettuata giorni prima davanti al Sacrato del Duomo".

"Giudichiamo molto pericoloso il proliferare di manifestazioni filo-palestinesi in ogni parte d'Italia perchè ognuna di esse termina regolarmente con una preghiera di massa al grido del muezzin, trasformando le nostre piazze in moschee a cielo aperto."
 Lo scontro di civiltà con la Madonna e San Giorgio da una parte e Luciano Silighini Garagnani, tecnico virtuale, dall
Luciano Silighini Garagnani (con la camicia bianca) guida il Rosario anti-Hamas [3]

Secondo il sito di Silighini:
"Nel 1997 divento Presidente Nazionale dell’Associazione storico-culturale “Giovine Italia” fondata da Giuseppe Mazzini"
Visto che qualcuno si potrebbe confondere e attribuire un'età insolitamente elevata al nostro, traduciamo: nel 1997, il signor Silighini ha fondato un'associazione che ha preso il nome della Giovine Italia di Mazzini; un'associazione che si meriterà pure un "presidente nazionale", ma in tredici anni non ha nemmeno aperto un sito web.
La scelta del nome è curiosa, visto l'anticlericalismo di Mazzini e le posizioni cattoliche del Silighini:
"Amo discutere di teologia e dal 1998 ebbi un fitto rapporto epistolare con Monsignor Pedro Quintana, per conto di S.S. Papa Giovanni Paolo II. Nel 1996 chiesi a S. Emm. il Cardinale Dionigi Tettamanzi, già Arcivescovo di Genova e in seguito Guida della Curia Milanese, il permesso di fondare la Confraternita della Croce Nera e dopo breve mi giunse la lettera di presa d’atto dello stesso Cardinale.Nel 1996 entro nella Commissione culturale del Sovrano Ordine Militare Ospedaliero dei cavalieri di Malta e come uditore mi avvicno all'Opus Dei. e lo stesso anno divento membro amico della Nazionale Accademia Ligure di Scienza e Lettere."
Anche qui forniamo una piccola guida alla lettura.
L'espressione "per conto" del Papa la troviamo particolarmente creativa: ci immaginiamo Giovanni Paolo II che corrisponde, certo tramite segretario, con il cultore di Britney Spears di Genova. Ci ricorda un altro comunicato del Silighini, in cui annuncia trionfante che SILIGHINI E BERLUSCONI DISCUTONO DI CANDIDATURE ALLE EUROPEE. E uno si immagina gli amici Silvio e Luciano a decidere chi mandare a Strasburgo (o forse alle Pupa e il secchione) e chi no. Poi, leggendo tra le righe, si scopre che la "discussione" consiste semplicemente nel fatto che Silighini ha consegnato a due politici locali il proprio curriculum, nella speranza (vana) di venire candidato. Della Confraternita della Croce Nera, non esiste altra traccia in rete.
La "lettera di presa d'atto" significa semplicemente una risposta standardizzata da parte di un ufficio.
Proprio perché esistono innumerevoli "Ordini di cavalieri di Malta", di cui uno autentico e gli altri a essere gentili, fasulli, l'esatta denominazione è importante. E non esiste alcun "Sovrano Ordine Militare Ospedaliero dei cavalieri di Malta".
Se è per questo, non esiste nemmeno una "Nazionale Accademia Ligure di Scienza e Lettere". Certo, esiste un'Accademia Ligure di Scienze e Lettere, ma credo che gli accademici siano informati del nome esatto dell'istituzione cui appartengono. E' vero che dal curriculum di Silighini, apprendiamo che lui parla solo l'italiano; [4] ma non ci sembra un motivo sufficiente di ammissione a un'Accademia.
Silighini ha però una dote straordinaria per farsi pubblicare i comunicati, scegliendo il momento mediaticamente opportuno, anche se non raggiunge le vette della signora Gelsomina Aprile di Villa di Briano in provincia di Caserta, meglio nota come Capo dell'"Imperial Dynasty Puoti Von Hohenstaufen Plantagenet Heristal Hauteville ecc." A volte, il mondo virtuale di Silighini passa nei media senza nemmeno bisogno di un Palio o di un Rosario.
Ad esempio, leggiamo questa perla del Giornale del Friuli, che evidentemente riprende paro paro un comunicato del signor Silighini.
La riunione qui descritta ha certamente avuto luogo nel mondo virtuale, per cui è di scarsa importanza sapere se è successo anche qualcosa di simile nel mondo reale:
"Silighini prende la parola e detta le linee della nuova stagione della Giovine Italia:

“Noi non siamo un movimento politico. Siamo un movimento spirituale che vede la politica come l’insieme di tutto ciò che l’uomo può fare per rendersi utile al servizio degli altri. Siamo Cristiani, Cattolici e come Cristo fece leva e bandiera con la sua croce per sollevare il mondo alla fede divina, noi con la luce dell’esempio e della ragione condurremo l’Italia e l’umanità intera verso un mondo nuovo: il mondo del futuro”

Inizia così il discorso di Luciano Silighini Garagnani, che per 45 minuti parla a braccio, senza alcun foglio, al pubblico che lo ascolta alternando applausi scroscianti a momenti di religioso e ipnotico silenzio.


“In questi anni abbiamo combattutto molte battaglie per il Popolo Italiano, per portare alla nostra gente la vicinanza e la soluzione ai loro problemi. Alcuni partiti ci hanno ascoltato tramutando in legge proposte che da decenni noi facevamo; come l’esercito nelle strade al fianco della polizia, leggi più dure per i reati contro lo stupro e sull’immigrazione clandestina. La strada è ancora lunga e gli ostacoli sono molti, ma se saremo uniti saremo forti e se saremo forti saremo liberi”.

Silighini parla della cronaca attuale:

“Le moschee in Italia sono il simbolo della disfatta della civiltà occidentale. Un tempo il nemico era il comunismo regnante ad est e dilagante nel nostro Paese; ora quella dottrina è sconfitta, ma i suoi principi vivono ancora e vanno a braccetto con chi professa la stessa religione dei terroristi che minacciano il nostro mondo”
Nel religioso silenzioso, nemmeno una risatina soffocata in sottofondo.

Note
[1] Non dubitiamo che il nostro possieda la sequenza di tutti i certificati di nascita che documentino la discendenza del nostro da Lucio Cornelio Silla. Semplicemente ci risulta che Lucio Cornelio Silla apparteneva alla Gens Cornelia, che poi non era una Gens Imperiale; e che non è mai esistita una "Gens Silla".
[2] Nessuno è perfetto, nemmeno questo blog ovviamente. Ma Silighini ha da curare soltanto un sito statico di poche pagine e pochissime parole.
[3] Notate le bandiere di Forza Nuova: la stessa Forza Nuova che in quei giorni aveva chiesto di partecipare alle manifestazioni a favore dei palestinesi bombardati.
[4] E' forse un segno di modestia da parte del nostro. Infatti siamo certi che conosca il significato di termini come skill casting director e format.

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