lunedì 30 maggio 2016

Siamo a Roma e le regole si rispettano



Campagna elettorale, elezioni amministrative del 2016, città di Roma.
Gli "occidentalisti" sono abbastanza malmessi: vecchi trucchi mediatici aiutano poco o nulla, e praticamente tutti li hanno già battuti sul campo del populismo più forcaiolo ed ebete. La maturità politica dei sudditi è da anni a livelli da scarafaggio, per cui la forsennata competizione al ribasso che si scatena in simili circostanze ha perso qualsiasi attrattiva agli occhi delle persone serie.
La capolista degli "occidentalisti" si chiama Giorgia Meloni e per testimoniare la propria fedeltà ai valori tradizionali non ha trovato di meglio da fare che far presente il proprio scandaloso stato.
Poi ha inventato lo slogan riportato in oggetto, o qualcosa di simile.
Qui sopra c'è una delle tantissime foto su come intendono gli imbrattamuri del suo "partito" il rispetto delle regole.
Infine, ad una settimana dal voto, nella città dove rispettano le regole uno sparaladri privato ha ucciso in modo efferato una ragazza.
Chissà quali regole si devono rispettare per bruciare viva a bordo strada una di ventidue anni nell'indifferenza generale delle auto in transito: a quale ufficio comunale ci si dovrà rivolgere?
Se il colpevole fosse stato un Traian Popescu qualunque, lo scagnare di questa marmaglia si sarebbe sentito distintamente fin dalle rive dell'Ombrone.