venerdì 10 maggio 2013

In attesa delle elezioni universitarie del 2013, Casaggì Firenze ottiene un'importante vittoria contro l'ortografia


Nella primavera del 2013 la politica "occidentalista" a Firenze paga lo scotto della abietta ed incompetente idiozia che ha per anni rovesciato sulla città con ogni mezzo a disposizione. Chiuse le gazzette, imposti d'autorità grossi mutamenti di registro a certe emittenti radiofoniche, minati nella base dal comportamento e dalla linea politica sostanzialmente identici tenuti dai loro sedicenti avversari, gli "occidentalisti" di tutti i livelli sono confinati al Libro dei Ceffi e ai pochissimi contesti pubblici in cui la loro presenza è tollerata.
Le proposte insostenibili e gli esiti ridicoli di certe battaglie hanno messo all'angolo anche i giovani "occidentalisti" di Casaggì Firenze.
Finiti i tempi della colla da parati, i giovani "occidentalisti" di Casaggì sono ridotti a prendere a picconate un'università in effigie; un gesto poco riconoscente verso una istituzione talmente benevola ed accogliente nei loro confronti che molti "occidentalisti" (dalla giovinezza prodigiosamente lunga) trovano il modo di accasarvisi fino a trentacinque anni compiuti, ovviamente senza conseguire alcun titolo accademico.
Tra pochi giorni si dovrebbe tenere una consultazione elettorale universitaria. In attesa di conoscerne gli esiti possiamo notare che Casaggì Firenze ha vinto almeno la battaglia contro l'ortografia: ne fa fede l'inefficenza visibile a destra nell'immagine. A sinistra invece c'è i'ddegràdo, scritto correttamente.
Manca solo l'insihurézza.
C'è da chiedersi se i simpatizzanti universitari di Casaggì Firenze sarebbero propensi ad affrontare a colpi di piccone anche un internato in neurochirurgia; quello che abbiamo visto fino ad oggi non vieta affatto di considerarlo probabile.


Aggiornamento dell'11 maggio 2013. Secondo le gazzette il radicale e spicciativo metodo di problem solving prescelto e proposto da Casaggì avrebbe conosciuto un successo di pubblico istantaneo.
Aggiornamento del 16 maggio 2013. Faustpatrone fa correttamente notare che la propaganda di Casaggì mostra un giovane armato di mazza, non di piccone, per cui lo slogan corretto dovrebbe essere "Ogni voto una mazzata". In molti dialetti della penisola, il vocabolo mazzata assume il significato generico di percossa. E secondo le gazzette, proprio di percosse Casaggì Firenze avrebbe fatto il pieno, durante una delle proprie iniziative propagandistiche tenute all'Università.
Nel complesso è andata più che bene. Se invece che a mazzate intese in senso lato Casaggì fosse stata accolta a picconate in senso stretto, le conseguenze sarebbero state senza misura peggiori.

2 commenti:

  1. Si noti anche il "picconamento" al manifesto della Rete dei Collettivi....

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  2. Mi preme far notare peraltro che lo strumento è una mazza da minatore/ ferroviere / metallurgico. Quindi si dovrebbe parlare di mazzate. Semmai. Filologicamente parlando, posso chiedere che Casaggì parli semmai di randellate e olio di ricino?

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