Il governo della Repubblica di Cuba è tra i più invisi alle gazzette "occidentaliste", che da più di vent'anni ne auspicano senza grandi risultati il crollo imminente. Come avremo modo di constatare anche stavolta, il mondo politico "occidentalista" tiene molto all'autoreferenzialità gazzettiera, ai ritorni d'immagine e alle campagne elettorali, quindi cerca ogni volta di destinare ai tentativi di rovesciamento del castrismo tutte le proprie migliori forze: risorse cospicue, menti fervide, giovani dall'integrità a tutta prova.
Per inquadrare meglio la questione occorre ricordare che dalla cacciata di Fulgencio Batista ai sudditi "occidentali" sono stati presentati come "dissidenti" vessati da un potere occhiuto e pervicacemente malevolo dozzine di scansafatiche, di millantatori, di farabutti, di fanciulle neanche tanto in fiore e di veri e propri esponenti della delinquenza comune. Non c'è stato scioperatore della fame tra un pasto e l'altro o sedicente intellettuale perseguitato cui i mass media non abbiano concesso credibilità e spazi più che abbondanti.
A poche miglia dalla Repubblica di Cuba c'è la Repubblica di Haiti, da sempre in fondo alle classifiche mondiali per tutti gli indici sociali ed economici che si possano immaginare senza che nessuna gazzettina abbia mai pensato di addossarne le colpe a qualcuno, né di dare tanto credito ad un'eventuale "dissidenza". Costretta due anni fa ad occuparsene a causa di uno dei terremoti più rovinosi mai verificatisi, la stampa "occidentalista" si premurò di pubblicare una delle pagine più sporche e incompetenti di cui abbiamo mai avuto contezza.
A luglio 2012 un certo Oswaldo Payà è morto a Cuba in un incidente stradale. Militant Blog ha pubblicato alcune considerazioni molto sarcastiche sull'accaduto.
Domenica scorsa è morto in un incidente stradale Oswaldo Payà, il “dissidente” cubano preferito dalla socialdemocrazia europea. Subito dopo l’89 in previsione di un crollo che non c’è mai stato ogni frazione della borghesia internazionale immaginava di sedersi al tavolo della spartizione dell’isola e accreditò come proprio referente questo o quel “dissidente” [...] Da allora a Payà toccò fare da sponda al PSE e all’UE pur non rappresentando altro che se stesso. Non avendo mai materialmente commesso reati contro la rivoluzione non è mai stato arrestato per le sue idee, non gli è stato mai torto un capello e fino all’ultimo gli è stato garantito un lavoro in un ospedale pubblico. Lui sosteneva che lo stato cubano facesse questo “per controllarlo” e un po’ ci viene da ridere pensando alle decine di milioni di disoccupati europei che oggi vorrebbero tanto essere “controllati” ma che invece sono abbandonati a se stessi dalle rispettive “democrazie”. Lo piangono la Casa Bianca e l’Unione Europea, Montecitorio gli dedicherà addirittura un minuto di silenzio [...]
In pochi giorni viene ovviamente sgombrato il campo dall'ipotesi del "complotto del regime" che fa abitualmente parte delle attribuzioni causali "occidentaliste". Il 4 agosto l'ANSA pubblica quanto segue, e non si può che concluderne che questo rappresentante di se stesso, come impietosamente viene definito da Militant Blog, è stato aiutato davvero bene dai giovani "occidentalisti" Jens Modig ed Angel Carromero.
(ANSA) - L'AVANA - Angel Carromero - il dirigente politico spagnolo che guidava l'automobile in cui viaggiava Oswaldo Payà lo scorso 22 luglio, quando il dissidente cubano è morto in un incidente stradale - non aveva una patente di guida valida, dopo aver ricevuto oltre 40 multe negli ultimi tre anni, ha informato oggi la stampa cubana, citando fonti spagnole. Carromero, vicesegretario di Nuevas Generaciones, l'organizzazione giovanile del Partito Popolare spagnolo, è attualmente detenuto a Cuba.
Detto altrimenti, gli "occidentalisti" del regno di Spagna hanno mandato in missione dall'altra parte del pianeta un ciarliero elegantone che tiene molto a qualificarsi sul Cinguettatore come "Vicesecretario General de NNGG Madrid. Presidente de NNGG Dto. Salamanca. Consejero Técnico del Ayuntamiento de Madrid" ma che di fatto è incapace persino di guidare un'automobile senza rischiare di combinare grossi guai. Un campione non richiesto di "democrazia da esportazione" che la Repubblica di Cuba farebbe bene a restituire al produttore.
Con amici come questi, i "dissidenti" cubani possono fare benissimo a meno dei nemici.
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