Achille Totaro è grasso.
Ed è di Scandicci.
Fine delle caratteristiche degne di nota.
Alcuni eventi verificatisi nel corso degli ultimi anni fanno tuttavia pensare che i soggetti che soddisfano entrambe le condizioni, ossia quella di essere grassi e quella di essere di Scandicci, possiedano il dono della chiaroveggenza. Questo aprirebbe scenari per un potente, inatteso e inedito risveglio spirituale dell'intero "Occidente": gli individui che corrispondono ad entrambe le caratteristiche si contano in termini di migliaia.
Si tratta di conclusioni drastiche, e forse precipitose, tuttavia sostenute da dati di fatto.
Achille Totaro ebbe a lamentarsi il 10 maggio 2009, intervistato da una gazzettina, del "clima intollerabile" che si respirava a Firenze. Poco importa che l'unico a pensarla in quel modo fosse lui: meno di trentasei ore dopo la gendarmeria glielo rese più tollerabile, a spese di una vagonata di ragazzini.
Achille Totaro ebbe a lamentarsi il 28 aprile 2011 del "clima di odio politico" che si respirava a Firenze.
Poco importa che l'unico a pensarla in quel modo fosse lui: una settimana dopo, la gendarmeria gli procurò un clima meno intriso di odio politico, a spese di una vagonata di ragazzini.
Un simile fenomeno, caratterizzato da una correlazione evenemenziale tanto puntuale e perfetta, non può che essere dovuto all'intervento di entità metafisiche.
Ed è di Scandicci.
Fine delle caratteristiche degne di nota.
Alcuni eventi verificatisi nel corso degli ultimi anni fanno tuttavia pensare che i soggetti che soddisfano entrambe le condizioni, ossia quella di essere grassi e quella di essere di Scandicci, possiedano il dono della chiaroveggenza. Questo aprirebbe scenari per un potente, inatteso e inedito risveglio spirituale dell'intero "Occidente": gli individui che corrispondono ad entrambe le caratteristiche si contano in termini di migliaia.
Si tratta di conclusioni drastiche, e forse precipitose, tuttavia sostenute da dati di fatto.
Achille Totaro ebbe a lamentarsi il 10 maggio 2009, intervistato da una gazzettina, del "clima intollerabile" che si respirava a Firenze. Poco importa che l'unico a pensarla in quel modo fosse lui: meno di trentasei ore dopo la gendarmeria glielo rese più tollerabile, a spese di una vagonata di ragazzini.
Achille Totaro ebbe a lamentarsi il 28 aprile 2011 del "clima di odio politico" che si respirava a Firenze.
Poco importa che l'unico a pensarla in quel modo fosse lui: una settimana dopo, la gendarmeria gli procurò un clima meno intriso di odio politico, a spese di una vagonata di ragazzini.
Un simile fenomeno, caratterizzato da una correlazione evenemenziale tanto puntuale e perfetta, non può che essere dovuto all'intervento di entità metafisiche.
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