venerdì 15 novembre 2024

Matteo Salvini contro i centri sociali. Federico Bussolin, Gugliemo Mossuto e Barbara Nannucci contro il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud



 Alla Lega i centri sociali non piacciono e nei giorni scorsi i toni già stizzosi con cui il segretario di quella formazione politica inveisce contro una cosa che non gli piace hanno travalicato di molto il livello dell'offesa pura e semplice.
Fin qui nulla di nuovo. Da quei frequentatori di apericena sarebbe se mai grave ricevere qualche attestazione di stima.
Il segretario della Lega Matteo Salvini non è solo un sovrappeso divorziato, come verrebbe da pensare a un primo esame. È anche uno che non è stato capace di prendere un accidenti di laurea nemmeno in quindici anni, e uno cui solo le continue rielezioni hanno impedito di conoscere le piacevolezze dei "le faremo sapere" e del giro mattutino delle interinali.
Un simile curriculum -che potremmo definire quadrifallimentare- lo rende non solo una voce autorevolissima e senz'altro molto fedelmente rappresentativa del suo elettorato, ma anche un modello che i giovani "occidentalisti" fiorentini hanno cercato di copiare persino nell'abbigliamento e nell'acconciatura. Per non dire dei risultati accademici e dei traguardi lavorativi.
Figuriamoci quindi se non ne adottano a scatola chiusa l'agenda politica.
Di qui le invettive a mezzo gazzetta che Federico Bussolin, l'esclamativo Guglielmo Mossuto e una certa Barbara Nannucci hanno profferito contro il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud che chi scrive frequenta da trent'anni.
E che da ancora più tempo viene costantemente preso di mira, a volte in modo quasi monografico, da formazioni politiche che a Firenze finiscono col perdere sistematicamente le elezioni.
Bussolin, Mossuto e Nannucci meritano comunque un sincero ringraziamento.
Alla nostra attenzione era sfuggita la presentazione del volume "Figli delle catastrofi - Ribelli e rivoluzionari" di Giorgio Panizzari e Tino Stefanini, che sarebbe avvenuta nel 2020 e che secondo loro andrebbe a ulteriore detrimento dell'operoso sodalizio di via Villamagna.
Si è dunque immediatamente provveduto a ordinare il libro, di cui si darà conto su iononstoconoriana.com come da anni è nostro uso.
Con l'occasione ricordiamo a chi fosse interessato che nella stessa prospettiva ci siamo occupati di tutte le opere di Barbara Balzerani e di altri autori suscettibili di infastidire molti autonominati custodi della agibilità democratista.

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