Allora. I comunisti si sono svegliati una mattina e hanno deciso che bisognava ammazzarli tutti.
La propaganda dello stato che occupa la penisola italiana si basa su questa premessa e da anni impone anche alle amministrazioni periferiche una giornata celebrativa di questo piagnisteo vittimista.
A Firenze abbondano le persone serie. E le persone serie trattano la propaganda dello stato che occupa la penisola italiana con la sufficienza intrisa di scherno con cui l'hanno sempre trattata. Anzi, l'esecutivo insediatosi da qualche mese può costituire un motivo per calcare ulteriormente la mano con la reazione logica e ovvia che si ha nei confronti dei diktat che arrivano da Marte.
Una reazione che iconograficamente prende forma nelle bandiere della Repubblica Federale di Yugoslavia esposte come ogni anno dal Centro Popolare Autogestito Firenze Sud con la tranquilla briosità di chi è sicuro delle proprie ragioni.
I ben vestiti che condividono ristoranti, prebende e compagnia femminile con il democratismo rappresentativo e con quelli delle gazzette possono sporcare ogni giorno l'agenda mediatica e il web con materiali in linea con la linea decisa dallo stato che occupa la penisola italiana.
Le persone serie invece, compatibilmente col fatto che lavorano tutto il giorno, si interessano come è ovvio che sia a materiali e letteratura di orientamento opposto.
Le persone serie invece, compatibilmente col fatto che lavorano tutto il giorno, si interessano come è ovvio che sia a materiali e letteratura di orientamento opposto.
WuMing ha pubblicato nel corso degli anni una lunga, esauriente e documentata serie di confutazioni alla propaganda "occidentalista".
Il tono a tratti irridente rende piacevole una lettura in cui si addita con puntiglio allo scherno dei lettori un certo numero di guitti, cialtroni in malafede, mezzi busti e bellimbusti specializzati in ciarle ad alta tiratura (nei casi più commoventi, neanche tanto alta).
In questa sede ci si è occupati di un po' di letteratura, di cui si forniscono i rimandi.
Davide Conti, L'occupazione italiana dei Balcani. Crimini di guerra e mito della "brava gente".
Gianni Oliva, "Si ammazza troppo poco". I crimini di guerra italiani (1940-1943).
Joze Pirjevec, Foibe.
Giacomo Scotti, Dossier foibe.
Eric Gobetti, L'occupazione allegra. Gli italiani in Jugoslavia (1941-1943).
Eric Gobetti, "E allora le foibe?"
Claudia Cernigoi, Operazione foibe a Trieste.
Boris Pahor, Piazza Oberdan.
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