giovedì 1 novembre 2012

Roberto Cenni apporta i necessari cambiamenti al "modello Prato"


Roberto Cenni è il signore elegantemente vestito ritratto nella foto in alto. Dal 2009 ricopre la carica di alcalde nella città di Prato, che in questa sede abbiamo citato più volte come miracoloso esempio di una  riscoperta delle radici cristiane della civiltà "occidentale" la cui conditio sine qua non è rappresentata da un'appropriata scelta elettorale.
Nell'ottobre 2012 Roberto Cenni ha cercato di bucare i media scegliendo un'ambientazione meno usuale del consueto per rilasciare un'intervista. Ne scelse invece di assai più ordinarie e rassicuranti quando dovette rendere conto di questioni di meno urgente visibilità.
Per chi non lo ricordasse il modello Prato è un qualcosa fatto di rastrellamenti, deportazioni e campi di concentramento.
Il "modello Prato" serve a mantenere il consenso per la politica "occidentalista" togliendo alla vista dei sudditi chiunque osi esibire comportamenti -o anche solo un aspetto estetico-  non conformi a criteri rigidamente censuari, fondati su modelli di consumo "occidentalisticamente" desiderabili.
Il "modello Prato" è stato esportato, col debito apporto propagandistico, anche a Milano: la feccia gazzettiera ha potuto deliziare sudditi sempre più scimmiescamente ed ebefrenicamente incattiviti narrando nei dettagli le gesta di miserabili Waffen SS alla cassoeula e di cialtroni con le mostrine finalmente liberi di sparare alle spalle di uomini disarmati, nel più autentico stile "occidentalista", a Milano come a Baghdad.
La foto in alto mostra dunque il modello Prato, nella sua edizione aggiornata.
Alla luce dei risultati da esso conseguiti, non resta che prendere atto della concretezza e dell'obiettività con cui le procedure di aggiornamento sono state portate a termine.

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