Il 5 febbraio si dovrebbe tenere a Firenze una manifestazione politica cara all'"occidentalismo" più autoreferenziale, cui hanno anche invitato una che dicono ricopra -non si sa bene dove- l'inconcludente incarico di "ministro della gioventù".
L'"occidentalismo di base" fiorentino non deve godere di molta considerazione, visto che il mangiatore di risotto giallo invitato due mesi fa insieme ad un'esperta di islàmme ritenne opportuno non presenziare nemmeno, portando così la percentuale di defezioni tra gli ospiti "illustri" ad un rispettabile cinquanta per cento. La mortifera commemorazione di febbraio, di cui nessuno si cura, serve ai politici "occidentalista" per passare in rassegna il lavoro del servitorame locale, che da un anno all'altro gratifica i propri padroni di normalissime prove di inettitudine cialtrona.
La notte fra il dodici ed il tredici gennaio 2011 Firenze è stata tappezzata di manifesti. La solita affissione abusiva di grafiche mediocri. Solo che stavolta qualcuno l'ha presa appena un po' peggio del solito. In particolare la cosa non è piaciuta a tale Massimo Mattei, islamofobo tascabile e pubblico difensore degli arredi urbani che non ha fatto nomi ma ha accusato certi "occidentalisti" di "predicare bene e razzolare mano [sic]". Punto sul vivissimo, l'estimatore di Codreanu noto da anni ai nostri ben più che venticinque lettori si è difeso malamente. Probabile che dovesse saperne qualcosa, ed alla fine ha promesso che
Non rientrano nei loro costumi.
I non fiorentini devono sapere che l'"occidentalismo giovanile" fiorentino vivacchia esclusivamente di scritte nerastre e di affissioni abusive, documentabilissime senza alcuna fatica perché da anni ed anni ricorrenti nelle stesse posizioni.
In altre parole, gli "occidentalisti" di Firenze contribuiscono alacremente a quello stesso degrado che non si stancano mai di denunciare, ravvisandolo in qualsiasi cosa che si muova.
La "pubblica affissione comunale" farà fare comunque alla propaganda "occidentalista" la fine di ogni carne, e sarà grassa se i referenti citati sul materiale sparpagliato per tutta Firenze potranno evitare una di quelle maximulte con cui la politica "occidentalista" ha sanzionato tutti i comportamenti diversi da quelli di consumo.
In ogni modo l'alacre lavoro di attacchinaggio notturno, seguìto ad una certa riunione convocata praticamente apposta, avrebbe avuto per lo meno diritto ad un riconoscimento.
Provvediamo noi, dal momento che i toni roboanti di certa comunicazione politica abbiamo imparato a conoscerli piuttosto bene.
L'"occidentalismo di base" fiorentino non deve godere di molta considerazione, visto che il mangiatore di risotto giallo invitato due mesi fa insieme ad un'esperta di islàmme ritenne opportuno non presenziare nemmeno, portando così la percentuale di defezioni tra gli ospiti "illustri" ad un rispettabile cinquanta per cento. La mortifera commemorazione di febbraio, di cui nessuno si cura, serve ai politici "occidentalista" per passare in rassegna il lavoro del servitorame locale, che da un anno all'altro gratifica i propri padroni di normalissime prove di inettitudine cialtrona.
La notte fra il dodici ed il tredici gennaio 2011 Firenze è stata tappezzata di manifesti. La solita affissione abusiva di grafiche mediocri. Solo che stavolta qualcuno l'ha presa appena un po' peggio del solito. In particolare la cosa non è piaciuta a tale Massimo Mattei, islamofobo tascabile e pubblico difensore degli arredi urbani che non ha fatto nomi ma ha accusato certi "occidentalisti" di "predicare bene e razzolare mano [sic]". Punto sul vivissimo, l'estimatore di Codreanu noto da anni ai nostri ben più che venticinque lettori si è difeso malamente. Probabile che dovesse saperne qualcosa, ed alla fine ha promesso che
...per evitare di essere accusati di cose che non rientrano nei nostri costumi, i nostri manifesti saranno consegnati alla pubblica affissione comunale.
Non rientrano nei loro costumi.
I non fiorentini devono sapere che l'"occidentalismo giovanile" fiorentino vivacchia esclusivamente di scritte nerastre e di affissioni abusive, documentabilissime senza alcuna fatica perché da anni ed anni ricorrenti nelle stesse posizioni.
In altre parole, gli "occidentalisti" di Firenze contribuiscono alacremente a quello stesso degrado che non si stancano mai di denunciare, ravvisandolo in qualsiasi cosa che si muova.
La "pubblica affissione comunale" farà fare comunque alla propaganda "occidentalista" la fine di ogni carne, e sarà grassa se i referenti citati sul materiale sparpagliato per tutta Firenze potranno evitare una di quelle maximulte con cui la politica "occidentalista" ha sanzionato tutti i comportamenti diversi da quelli di consumo.
In ogni modo l'alacre lavoro di attacchinaggio notturno, seguìto ad una certa riunione convocata praticamente apposta, avrebbe avuto per lo meno diritto ad un riconoscimento.
Provvediamo noi, dal momento che i toni roboanti di certa comunicazione politica abbiamo imparato a conoscerli piuttosto bene.
SIAMO IN TRINCEA! CASAGGì INCARTA FIRENZE E SI PREPARA AL CORTEO DEL 5 FEBBRAIO...
Per fortuna, in questa città di morti viventi, c'è ancora qualcuno che smuove le acque.
Questa notte duemila manifesti hanno letteralmente incartato la città.
La mobilitazione pre-corteo, per i martiri delle foibe, procede con fanatica perfezione e con un entusiasmo mai riscontrato prima. Gente che prende libero a lavoro per attaccare i manifesti, gente che fa forca a scuola per fare un volantinaggio, gente che ha preso ferie per dare una mano a pieno regime nei giorni che precederanno l'evento. In più, oltre a questo, la presenza fisica di una marea di militanti, molti dei quali alle prese con le loro prime attività, che da qui all'estate daranno un bello scossone a queste strade.
Siamo in trincea, insomma.
Ecco fatto; il risultato è talmente verosimile che potrebbe benissimo figurare tra gli scritti di Casaggì, organizzazione "occidentalista" specializzata in prese in giro i cui aderenti e simpatizzanti, in una trincea vera e propria, avrebbero costituito garanzia di rotta assicurata dopo i primi sei secondi di fuoco d'artiglieria.
Nelle stesse ore l'"occidentalista" estimatore di Himmler Don Virgilio Annetti dava poco lontano il suo piccolo contributo alla cultura della retromarcia.
Ah, le radici cristiane dell'"Occidente"...
Nelle stesse ore l'"occidentalista" estimatore di Himmler Don Virgilio Annetti dava poco lontano il suo piccolo contributo alla cultura della retromarcia.
Ah, le radici cristiane dell'"Occidente"...
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