Firenze conta molte persone serie che ritengono un piacevole dovere confutare, contrastare, disconfermare e deridere per mezzo di pensieri, parole, opere e omissioni la propaganda "occidentalista" diffusa dall'esecutivo di Roma e dai gazzettifici ad esso contigui. Quando la confutazione, il contrasto, la disconferma e la derisione non sono sufficienti qualcuno ricorre anche ad altri sistemi.
In questa lodevole attività la città non cessa di produrre molti esempi documentati, coerenti e di briosa dedizione.
Una sera di aprile abbiamo assistito a un documentario sull'operato delle organizzazioni non governative che collaborano al soccorso di quanti cercano di attraversare il Mediterraneo con imbarcazioni inadeguate. Sulla denigrazione di queste organizzazioni e di quello che fanno molti protagonisti del democratismo rappresentativo hanno costruito solide e lunghissime carriere; al regista Marco Daffra è bastata poco meno di un'ora di interviste e di filmati per ritrarre una realtà ovviamente e pacificamente opposta a quella descritta dalla "libera informazione".
Un mare di porti lontani è uscito nei primi mesi del 2024, il materiale è stato raccolto nel 2023 e i porti lontani sono un riferimento a una delle mille ingegnose trovate con cui l'esecutivo di Roma ha messo legalissimi bastoni tra le ruote a gruppi che all'epoca sarebbero stati secondo Daffra protagonisti di circa il 7% delle operazioni di salvataggio, con gendarmeria, guardia costiera e attori istituzionali in genere ad occuparsi dell'enorme rimanente.
In un anno circa Marco Daffra avrebbe presentato il documentario in oltre cento iniziative nella penisola italiana e nello Stato e Cantone Ticino, trovando un pubblico molto ricettivo soprattutto nelle scuole. La presentazione e la successiva discussione avrebbero spesso riguardato la demolizione della rappresentazione sociale veicolata da una propaganda che per anni ha cercato di ritrarre le organizzazioni non governative e il loro personale nel peggior modo possibile. L'idea che la serietà e la rispettabilità stiano nella giacca e nella cravatta dell'amministratore di condominio buono a nulla o nel pezzo di metallo che segna le ore al polso del consulente finanziario che sparirà col tuo denaro è a tutt'oggi dominante; il fatto che sulla Ocean Viking o sulla Open Arms fossero imbarcati nedici, ufficiali e marinai in maglietta e capelli lunghi presentava al gazzettificio materiale praticamente già pronto; il risultato del "lavoro" dei gazzettieri avrebbe dapprincipio influenzato lo stesso regista.
Io ho la passione per il vin santo e ho preso l'abitudine di produrmelo da solo. Al momento di imbarcarmi per le riprese ho pensato che andavo fra gente con dread, canne e tutto il resto e che un po' di vino avrebbe fatto senz'altro piacere; quindi ne ho portata con me una bottiglia. Come mi hanno accolto? "No, Marco. Grazie, ma alcolici non ne imbarchiamo".
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