La propaganda "occidentalista" è passata dall'islamofobia alla difesa di risibili "libertà" senza nulla perdere
né sul terreno dell'incompetenza né su quello della malafede.Contenuti come quello qui riportato
hanno poi la peculiarità di spingere verso il passaggio a vie di fatto anche gli animi meglio disposti.
Riceviamo degli inviti a far la propaganda a favore di questo o quel sistema curativo, fregiato degli aggettivi «razionale», «naturale», ecc., accompagnati da critiche, giuste o ingiuste, contro «la scienza ufficiale».Noi non ne faremo nulla, perché non crediamo che l’essere anarchici dia a noi o ad altri il dono soprannaturale di sapere quello che non si è studiato.Comprendiamo tutto il male che l’attuale organizzazione sociale, fondata sull’egoismo e sul contrasto degli interessi, fa allo sviluppo della scienza ed alla sincerità degli scienziati.Sappiamo che molti medici, spinti dall’avidità e spesso forzati dal bisogno, prostituiscono quella che dovrebbe essere una delle più nobili missioni umane, e ne fanno un vile mercimonio. Ma tutto questo non ci impedisce di comprendere che la medicina è una scienza ed un’arte difficilissima che richiede lungo ed arduo tirocinio e non si apprende per intuizione – e per conto nostro, quando fosse il caso, preferiremmo ancora affidare la nostra salute ad un medico disonesto, piuttosto che ad un onestissimo ignorante il quale credesse che il fegato si trova nella punta dei piedi.Secondo noi hanno torto quei compagni che prendon partito per un dato sistema terapeutico solo perché l’inventore professa, più o meno sinceramente, idee anarchiche e si dà l’aria del ribelle e tuona contro «la scienza ufficiale». Noi, al contrario, ci mettiamo subito in guardia se vediamo che uno vuole avvalersi delle sue idee politiche per far accettare le sue idee scientifiche e ne fa una questione di partito.Del resto, conosciamo qualcuno che, trovando comodo di guadagnarsi la vita facendo il medico senza esserlo, ha inventato un qualsiasi sistema di medicina «naturale» ed ha molto sbraitato contro i medici; ma poi, quando si è indotto a studiare ed ha potuto ottenere i diplomi, si è messo a fare il medico come gli altri. [...]Errico Malatesta in Pensiero e volontà, 1 marzo 1924.
La "libera informazione" da un paio d'anni ha smesso di compendiare robetta contro l'Islam e si è messa a compendiare robetta contro la "scienza ufficiale".
Mezzi busti, bellimbusti, sveltissime e falliti sono rimasti in molti casi gli stessi e non hanno cambiato né toni né abito.
Anche la loro incompetenza è rimasta identica.
L'agenda politica "occidentalista" non poteva che muoversi nella stessa direzione, e tra gli olistici di entrambi i sessi che infittiscono le manifestazioni in tema -così come infittiscono il web di proprie foto dall'atmosfera post coitale- abbiamo riconosciuto individui per i quali non avevamo alcuna stima vent'anni fa, e nei cui confronti ne abbiamo adesso ancora meno.
Di qui l'adozione -briosa, primaverile, improntata a sorridente sufficienza- di un atteggiamento opposto.
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