domenica 12 febbraio 2017

"Natura Sì". Un luogo da non frequentare.


Natura Sì si presenta come "il tuo supermercato biologico".
Non abbiamo idea dei redditi dei nostri lettori, ma possiamo garantire che sul nostro estratto conto non compare alcuna entrata proveniente da "Emporio Ecologico Srl - P.IVA 03018021208", che tanto nostro non deve dunque essere.
Da Natura Sì, che i detrattori chiamano la boutique del fagiolo e con altre espressioni anche meno riferibili, vendono succhi di mirtilli a cinque euro la bottiglietta, dolcificanti ayurvedici, farine olistiche, biscottini tantrici e sottilette del dharma.
Fin qui nulla di male, un modo come un altro di vuotare le tasche altrui in un "Occidente" dove le panchine sono piene di gente che sta male.
Da diversi anni le leggi in materia di commercio hanno realizzato l'auspicio di Luciano Bianciardi, che parlando di un supermercato milanese all'inizio degli anni Sessanta diceva che se vi fossero stati esposti dei libri la gente avrebbe comprato anche quelli.
Da Natura Sì si trova appunto anche una certa scelta di libri, tra cui questi "Grazie dottor Hamer", volume primo e secondo.
Indispone persino il titolo, nel filone dei "Grazie Oriana" e simili. La fascetta in copertina che millanta l'esclusività di un testo non per tutti ricorda, in modo ancora più irritante, la pubblicità di un dozzinale alcolico diffusa negli anni Ottanta.
Il dottor Ryke Geerd Hamer, tedesco, è stato cacciato più di trent'anni fa dall'ordine dei medici del suo paese e secondo stime ottimistiche ha causato, con le sue "cure", la morte di circa centoquaranta persone.
Sui misfatti suoi e dei suoi volenterosi sostenitori esiste una letteratura abbondante, documentata e perentoria.
Il fatto di dare spazio ad elementi del genere permette di trarre conclusioni drastiche sul conto di questo bottegon del chakra, su chi lo gestisce e sulla sua clientela.
Quel tanto che basta per non volerci avere a che fare per nessun motivo.

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