A Firenze i quasi vent'anni di durata dell'operazione propagandistica "occidentalista" sui mariti delle foibe non hanno spostato un voto, non hanno assolutamente inciso sul gelido disinteresse della cittadinanza per l'argomento e sono serviti soltanto ad illustrare a chi disprezza gli "occidentalisti" un sistema assolutamente economico per liberarsi con poca spesa di un numero a piacere di avversari politici.
I mandolinisti del piagnisteo "occidentalista" non si sono neppure accorti di averne divulgato, insieme a dettagli granguignoleschi, anche la sequenza procedurale da adottare per un'eventuale messa in pratica all'insegna della sbrigatività e dell'efficienza.
Fin qui nulla di nuovo per i nostri lettori, che hanno tutti i diritti di sentirsi annoiati e di lasciarsi andare a manifestazioni di insofferenza. I casi in cui internet supera la nequizia delle freddure peggiori sono abbastanza frequenti: cercando indicazioni sulla "Foiba di Basovica" abbiamo trovato un sacco di raccomandazioni sui ristoranti reperibili nelle vicinanze, tra i quali non mancano davvero quelli specializzati in spaghetti.
La novità è data dall'ottimo elaborato di Lorenzo Filipaz per Wu Ming Foundation, che presentiamo in link.
Suddiviso in ventiquattro punti, lo scritto di Filipaz illustra, confuta e addita allo scherno di chi legge la propaganda "occidentalista" ed i suoi assunti; non mancano né le indicazioni bibliografiche, né la confutazione di casi in cui la propaganda ha usato con disinvoltura certi materiali fotografici fino ad arrivare alla denuncia di iniziative dalle conseguenze potenzialmente molto gravi, dettate dall'autoreferenzialità cialtrona ed incosciente che caratterizza in tutte le sue incarnazioni la politica "occidentalista".
Al momento in cui scriviamo la pagina presenta sulla destra anche una colonna in cui sono raccolti giudizi sulla stessa Wu Ming, intonati ad un registro piuttosto scomposto. Si tratta per lo più di affermazioni espresse da alcuni tra i più consapevoli esponenti dell'"occidentalismo" politico e gazzettiero, il che rende automaticamente i materiali pubblicati da Wu Ming degni della massima diffusione e di un'attenta e ponderata lettura; segnaliamo anche lo scritto di Wu Ming 1 pubblicato all'inizio del 2015, in cui si passano in rassegna i temi ricorrenti dell'"occidentalismo" peninsulare.
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