Quelli di "Blitz Quotidiano" dicono di aver preso la foto dal Cinguettatore.
Iraq: donne cristiane rapite da Boko Haram vendute al mercato nelle gabbie.
Parola di fogliettista.
Con l'avanzata dello Stato Islamico in Iraq sui foglietti e nelle televisioncine ha ripreso vigore la cagnara antiislamica, che nel "paese" dove mangiano spaghetti è reduce da quindici anni consecutivi di abiezioni ridicole e di incompetenza ributtante.
Perfetto specchio del suo pubblico, d'altronde, composto per intero da sudditi ridicoli, abietti e la cui incompetenza suscita reazioni disgustate in chiunque abbia un minimo di rispetto per se stesso.
Si copia e si incolla dal blog di Miguel Martinez.
Da un po’ che non mi occupo di Medio Oriente, ma questa è troppo…
Leggo questa fantastica storia:
Iraq: donne cristiane rapite da Boko Haram vendute al mercato nelle gabbie
MOSUL, IRAQ – Donne cristiane vendute al mercato di Mosul, in Iraq. Donne cristiane, della minoranza yazidi, commerciate come bestiame dopo il rapimento da parte di Boko Haram.
Nei giorni scorsi le notizie della tratta delle cristiane erano apparse sui giornali, ora sul web cominciano a spuntare le foto, e sono foto che sembrano incredibili nel ventunesimo secolo.
Si tratta di donne rapite, velate integralmente, incatenate e minacciate da integralisti armati di spada e armi da fuoco. Trasportate al mercato su dei camion, dentro delle gabbie, come bestie al macello.
Le donne finiscono al mercato dopo essere state “smistate” nel campo di prigionia di Sinjar, città Yazidi che nel frattempo è stata conquistata.
Ora, non prendo nessuna posizione
rispetto a ciò che sta succedendo adesso in Iraq, per il semplice motivo
che ne so quanto chiunque abiti a Firenze, cioè più o meno zero.
Ma trovo davvero interessante il fatto che gli Yazidi siano diventati cristiani, e che i nigeriani di Boko Haram abbiano invaso l’Iraq (magari passando per Lampedusa?).
Come dice il giornalista, in uno sprazzo di correttezza, “sono foto che sembrano incredibili nel ventunesimo secolo“.
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