«Matteo Renzi in questa situazione prenderà molti voti. E se Berlusconi non è più in Forza Italia io stesso voterò Renzi e non il Pdl. Io voto le persone, non voto la politica. Io spero che finalmente arrivi qualcuno a fare la rivoluzione e nel momento in cui inizia gli diamo tutti una mano». È un passaggio dell'intervento di Flavio Briatore, ospite oggi dell'Intervista di Maria Latella su Sky Tg24.
Il trafiletto viene dal Corriere Fiorentino e vi compare il nome dello stato che occupa la penisola italiana; ce ne scusiamo come sempre con i nostri lettori, specialmente con quanti avessero appena finito di pranzare.
Dopo l'illacrimato schianto di molto giornalame, il Corriere Fiorentino è rimasto con pochi altri fogliettini a frignare di degrado e insicurezza tutto il tempo che non ciancia di pallonate, palloneggi e pallonieri e per tutto lo spazio che non riserva a qualcuno di questi perfetti esempi dell'età contemporanea.
Dopo l'illacrimato schianto di molto giornalame, il Corriere Fiorentino è rimasto con pochi altri fogliettini a frignare di degrado e insicurezza tutto il tempo che non ciancia di pallonate, palloneggi e pallonieri e per tutto lo spazio che non riserva a qualcuno di questi perfetti esempi dell'età contemporanea.
All'inizio del dominio mediatico e politico "occidentalista" erano i professori dell'altro ieri ad affrettarsi a cambiare altare; già ricominciavano a respirare, dopo aver indossato le nuove maschere.
Gli ultimi venti anni di vita sociale e politica nello stato che occupa la penisola italiana sono stati caratterizzati dalla metodica distruzione del bene pubblico e dello stato sociale, dalla criminalizzazione capillare di ogni forma di dissenso, dalla denigrazione di ogni comportamento umano diverso da quelli di consumo e da una diffusa ed aperta approvazione per qualsiasi cosa e per qualsiasi atto fossero prevaricatori, aggressivi, abietti, pervertiti, immondi e sporchi in ogni senso. Non esiste nulla che non sia comprensibile o giustificabile, purché commesso per arricchimento.
In un quadro simile il democratismo rappresentativo e la sua propaganda non sanno cosa farsene, di eventuali professori: l'avallo di una qualsiasi delle versioni del "più mercato" e "più galera" che rappresentano l'unica offerta politica sul tappeto deve dunque venire da testimoni più rappresentativi.
Il diplomato Flavio Briatore, dalla vita specchiata ed integerrima e dalle squisite competenze in vari e fondamentali campi (primo fra tutti quello del diritto tributario) è sicuramente tra i migliori di essi.
Ed al boiscàut Matteo Renzi, dal 2009 borgomastro di Firenze in perenne odor di promozione, non resta che incassare con orgoglio un endorsement così appropriato e così rivelatore.
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