Nel 2008 il cosiddetto salvataggio della cosiddetta "compagnia aerea di bandiera" dello stato che occupa la penisola italiana fu uno dei temi più propagandati dal governo "occidentalista": privatizzazione e corollari annessi, più in là non ci andavano e non ci vanno. In questo caso però la propaganda insisté molto sul fatto che l'operazione era stata condotta tramite una "cordata nazionale".
Scrivemmo che "Roma non fu distrutta in un giorno" per cui ci voleva del tempo anche per distruggere una compagnia aerea. Ci premurammo anche di descrivere e motivare la nostra preferenza per realtà più normali, come quella della Türk Hava Yollari o dell'Iran Air.
A quattro anni di distanza, i risultati sarebbero questi: un'organizzazione che perde più di seicentomila euro al giorno e che ha perso qualcosa come i tre quarti del capitale.
Il loro orgoglio nazionale.
Il loro orgoglio nazionale.
L'immagine in alto viene dal sito personale di un'insegnante amriki; secondo la didascalia il piccolo Brycen avrebbe provato quanti maccheroni riesce a portare un aereo di carta da lui ideato.
Sembra che non c'entri, e invece c'entra.
C'entra perché secondo AirlineMeals, tariffe nonostante, Alitalia non sarebbe in grado di offrire ai propri clienti neppure una porzione di maccheroni c'a'pummarola, continuando come se nulla fosse ad ostentare ridicole pretese da jet setter.
Su un A321 diretto al Cairo, il 15 giugno 2005, un passeggero si vedeva servire "qualcosa che sembra salmone affumicato, pollo con moussaka e patate, macedonia di frutta". Da bere, "vino rosso e tè. Non c'è stato verso di avere dell'acqua: ho chiamato l'assistente di volo, ma non si è mai fatta vedere!"
Questa la recensione.
Sembra che non c'entri, e invece c'entra.
C'entra perché secondo AirlineMeals, tariffe nonostante, Alitalia non sarebbe in grado di offrire ai propri clienti neppure una porzione di maccheroni c'a'pummarola, continuando come se nulla fosse ad ostentare ridicole pretese da jet setter.
Su un A321 diretto al Cairo, il 15 giugno 2005, un passeggero si vedeva servire "qualcosa che sembra salmone affumicato, pollo con moussaka e patate, macedonia di frutta". Da bere, "vino rosso e tè. Non c'è stato verso di avere dell'acqua: ho chiamato l'assistente di volo, ma non si è mai fatta vedere!"
Questa la recensione.
Nella foto sembra buono, ma era orrendo. Il salmone sembrava roastbeef. Capire quale fosse la carne è stato abbastanza difficile e quando l'ho assaggiata mi è sembrata una qualche roba coriacea col sapore di pollo. Le patate sembrano cotte, ma erano crude. In un volo di tre ore e trentacinque minuti in business class questo pasto è una vera burla. Alitalia al suo peggio. Non voglio neanche pensare a cosa possano aver servito in classe economica. Il servizio era assolutamente pessimo: personale, velivolo e cabina logori.
Ci ha culo. Nel mio mondo ideale per quelli di Business Class è previsto nell'ordine: brusco atterraggio, arresto da parte di militanti rivoluzionari, mezz'ora di processo popolare e muro o gulag di rieducazione per 30 anni almeno in località poste al di sopra del 65° parallelo N o al di sotto del S. Non si lamenti quindi, ci ha culo, almeno secondo me. Buon Natale.
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