Dicembre 2011. Il borgo collinare di Càsole d'Elsa non è molto lontano da Siena o da Firenze. Il vecchio centro ha un assetto viario e molte costruzioni che rimandano ad un passato remoto e mitizzabile, e costituisce una scena adatta per ambientare tenzoni e cimenti tipici delle tradizioni inventate. Difatti non mancano né un palio né un'amministrazione "occidentalista" in grado di utilizzare ambiente ed urbanistica per la legittimazione "identitaria" delle sue componenti più involute.
Poi però ci si avventura per le strade del borgo, e si scopre che come sempre la realtà fa per lo meno a pugni con le intenzioni dichiarate.
La foto in alto rappresenta nientemeno che la sede del "partito" Lega Nord di Càsole d'Elsa.
La sede del "partito" che ha asserito per anni essere il suo scopo la distruzione della "unità nazionale" della penisola italiana, che ha raccolto i voti di milioni di sudditi dalla consapevolezza e dalle competenze più scimmiesche, che ha contribuito fattivamente a legittimare l'espressione ed il conseguimento degli arbitrii più disumani e vergognosi, nonché schierato nell'elettorato passivo un'impressionante congerie di casi umani che è perfetta rappresentanza dell'epoca contemporanea, è una stanzetta chiusa.
Dal pennone pende una bandiera stracciata ed annerita.
La scena non è delle più invitanti, e può dare l'idea di qualsiasi cosa meno che di un luogo dove fervano le attività.
A completamento appropriato, parcheggiata davanti una delle autovetture più scialbe ed anonime che siano mai comparse sul mercato. In questa sede non si è affatto soliti commentare, specialmente in modo sfavorevole, i beni di consumo in generale; in questo facciamo un'eccezione perché ci sarebbe da ridire persino sul colore.
Tutto contribuisce a dare un senso di spossatezza e di sconfitta.
Detto in termini ancora più chiari, il contesto, la situazione, il setting, l'impressione complessiva fanno letteralmente pena.
Lega Nord, la potentissima.
Si impone dunque un'occhiata da vicino alla bacheca della sede, che appare appannata e polverosa.
Poi però ci si avventura per le strade del borgo, e si scopre che come sempre la realtà fa per lo meno a pugni con le intenzioni dichiarate.
La foto in alto rappresenta nientemeno che la sede del "partito" Lega Nord di Càsole d'Elsa.
La sede del "partito" che ha asserito per anni essere il suo scopo la distruzione della "unità nazionale" della penisola italiana, che ha raccolto i voti di milioni di sudditi dalla consapevolezza e dalle competenze più scimmiesche, che ha contribuito fattivamente a legittimare l'espressione ed il conseguimento degli arbitrii più disumani e vergognosi, nonché schierato nell'elettorato passivo un'impressionante congerie di casi umani che è perfetta rappresentanza dell'epoca contemporanea, è una stanzetta chiusa.
Dal pennone pende una bandiera stracciata ed annerita.
La scena non è delle più invitanti, e può dare l'idea di qualsiasi cosa meno che di un luogo dove fervano le attività.
A completamento appropriato, parcheggiata davanti una delle autovetture più scialbe ed anonime che siano mai comparse sul mercato. In questa sede non si è affatto soliti commentare, specialmente in modo sfavorevole, i beni di consumo in generale; in questo facciamo un'eccezione perché ci sarebbe da ridire persino sul colore.
Tutto contribuisce a dare un senso di spossatezza e di sconfitta.
Detto in termini ancora più chiari, il contesto, la situazione, il setting, l'impressione complessiva fanno letteralmente pena.
Lega Nord, la potentissima.
Si impone dunque un'occhiata da vicino alla bacheca della sede, che appare appannata e polverosa.
C'è un foglio malamente scritto a mano con un vecchio pennarello blu.
E tanto basterebbe.
La portata della sovversione "occidentalista" è arrivata al punto che lo stato che occupa la penisola italiana ha avuto un esponente di questo "partito" come ministro degli affari interni, senza che nessuno trovasse in questo alcunché di strano, con l'eccezione di un signore di Alessandria: tanto, a finire sotto i manganelli o nelle celle sarebbero stati sempre e comunque i mustad'afin sorpresi a dormire sotto qualche ponte e privi di qualunque potere economico o mediatico. Proprio sulla loro pelle, d'altronde, gli "occidentalisti" hanno costruito la loro fortuna politica, nell'aperta approvazione della compagine di scimmie che costituisce il loro elettorato attivo.
Poi si scopre che qualcosa non torna: il 13 dicembre 2011 un "occidentalista" pistoiese di nome Gianluca Casseri ha dato il proprio contributo alla lotta conto i'ddegrado e contro l'insihurézza colpendo a morte dei cittadini della Repubblica del Senegal. Il 17 dicembre una grande manifestazione cittadina si è chiusa in una piazza attorno ad un palco dal quale hanno preso la parola, parlando presumibilmente a braccio, altri cittadini della Repubblica del Senegal. La cosa che non torna sta nel fatto che gli oratori hanno dato dimostrazione di saper padroneggiare una lingua che con ogni probabilità non è la loro lingua madre con molta maggior competenza di quella di cui dànno quotidiana prova gli appartenenti al bacino elettorale dei partiti "occidentalisti".
Il che fa di loro qualcosa di molto diverso dall'immagine che la Lega Nord ne veicola istancabilmente da anni, e che parrebbe al contrario ritrarre in modo assai più realistico l'elettorato attivo e passivo di quel "partito".
Anche in questa occasione la devastante estensione dell'opera sovvertitrice dell'"occidentalismo" è apprezzabile da almeno due diverse angolazioni.
L'"occidentalismo" è riuscito in primo luogo a trasformare l'incompetenza e l'ignoranza, cose che in contesti normali sono motivo di vergogna, in giustificativi abituali quando non in cose di cui è lodevole vantarsi.
In secondo luogo, ha adottato come prassi abituale quella di proiettare sugli individui e sui gruppi che intende presentare come avversari caratteristiche e tendenze che invece gli appartengono integralmente.
Sul Libro dei Ceffi esiste una schedatura a nome di Natale Guarino. Al momento in cui scriviamo vi compare la foto qui allegata.
12 - 11 -2011Come al solito quando si intraprende il dileggio di una iniziativa "occidentalista", non si sa neppure da che parte comiciare. I ragazzi morti nella strage partecipavano all'occupazione dell'Iraq inquadrati nell'esercito dello stato che occupa la penisola italiana: quello stesso stato che la Lega Nord dice di voler disgregare ed al cui esercito dovrebbe, sempre in teoria, augurare ogni sciagura.
Ottavo anniversario della strage di Nassiria.
Ricordiamo i nostri ragazzi morti nella strage.
Onore ai caduti.
Il Segretario Natale Guarino.
E tanto basterebbe.
La portata della sovversione "occidentalista" è arrivata al punto che lo stato che occupa la penisola italiana ha avuto un esponente di questo "partito" come ministro degli affari interni, senza che nessuno trovasse in questo alcunché di strano, con l'eccezione di un signore di Alessandria: tanto, a finire sotto i manganelli o nelle celle sarebbero stati sempre e comunque i mustad'afin sorpresi a dormire sotto qualche ponte e privi di qualunque potere economico o mediatico. Proprio sulla loro pelle, d'altronde, gli "occidentalisti" hanno costruito la loro fortuna politica, nell'aperta approvazione della compagine di scimmie che costituisce il loro elettorato attivo.
Poi si scopre che qualcosa non torna: il 13 dicembre 2011 un "occidentalista" pistoiese di nome Gianluca Casseri ha dato il proprio contributo alla lotta conto i'ddegrado e contro l'insihurézza colpendo a morte dei cittadini della Repubblica del Senegal. Il 17 dicembre una grande manifestazione cittadina si è chiusa in una piazza attorno ad un palco dal quale hanno preso la parola, parlando presumibilmente a braccio, altri cittadini della Repubblica del Senegal. La cosa che non torna sta nel fatto che gli oratori hanno dato dimostrazione di saper padroneggiare una lingua che con ogni probabilità non è la loro lingua madre con molta maggior competenza di quella di cui dànno quotidiana prova gli appartenenti al bacino elettorale dei partiti "occidentalisti".
Il che fa di loro qualcosa di molto diverso dall'immagine che la Lega Nord ne veicola istancabilmente da anni, e che parrebbe al contrario ritrarre in modo assai più realistico l'elettorato attivo e passivo di quel "partito".
Anche in questa occasione la devastante estensione dell'opera sovvertitrice dell'"occidentalismo" è apprezzabile da almeno due diverse angolazioni.
L'"occidentalismo" è riuscito in primo luogo a trasformare l'incompetenza e l'ignoranza, cose che in contesti normali sono motivo di vergogna, in giustificativi abituali quando non in cose di cui è lodevole vantarsi.
In secondo luogo, ha adottato come prassi abituale quella di proiettare sugli individui e sui gruppi che intende presentare come avversari caratteristiche e tendenze che invece gli appartengono integralmente.
Sul Libro dei Ceffi esiste una schedatura a nome di Natale Guarino. Al momento in cui scriviamo vi compare la foto qui allegata.
La schedatura indica film d'avventura tra i libri preferiti (sì, tra i libri), e wester tra i film preferiti.
Da essa veniamo anche a sapere anche dell'esistenza di una cosa che si chiama Lega nord Arcipelago Toscano.
Quanto a documenti e comunicati stampa, stando ai motori di ricerca Natale Guarino sembra tacere da almeno un anno: e questo in un ambiente in cui da molti anni la visibilità politica consiste pressoché esclusivamente nell'allagare ogni giorno di comunicati tutti i mass media raggiungibili.
Tutto contribuisce a creare l'impressione che dieci parole scritte a mano con un vecchio pennarello rappresentino un anno di impegno di Natale Guarino come segretario di "partito".
Con tutto ciò non si intende affatto caricare questo signore di colpe che anche nel peggiore dei casi non condividerebbe che in minima parte: al contrario, si ha motivo di considerare lui e quelli come lui dei rappresentanti più che fedeli dei sudditi che bivaccano nella penisola italiana, e di deplorare vivamente la fine dell'esecutivo che la Lega Nord sosteneva attivamente.
Perché in tanti anni le aspirazioni, le competenze e gli interessi di tanta parte dei sudditi non avevano trovato rappresentanti ed incarnazioni più appropriate di queste.
Da essa veniamo anche a sapere anche dell'esistenza di una cosa che si chiama Lega nord Arcipelago Toscano.
Quanto a documenti e comunicati stampa, stando ai motori di ricerca Natale Guarino sembra tacere da almeno un anno: e questo in un ambiente in cui da molti anni la visibilità politica consiste pressoché esclusivamente nell'allagare ogni giorno di comunicati tutti i mass media raggiungibili.
Tutto contribuisce a creare l'impressione che dieci parole scritte a mano con un vecchio pennarello rappresentino un anno di impegno di Natale Guarino come segretario di "partito".
Con tutto ciò non si intende affatto caricare questo signore di colpe che anche nel peggiore dei casi non condividerebbe che in minima parte: al contrario, si ha motivo di considerare lui e quelli come lui dei rappresentanti più che fedeli dei sudditi che bivaccano nella penisola italiana, e di deplorare vivamente la fine dell'esecutivo che la Lega Nord sosteneva attivamente.
Perché in tanti anni le aspirazioni, le competenze e gli interessi di tanta parte dei sudditi non avevano trovato rappresentanti ed incarnazioni più appropriate di queste.
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