mercoledì 30 settembre 2009

L'Ayatollah Ali Khamenei sul nucleare iraniano e l'entità sionista


La Guida Suprema della Rivoluzione, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha un sito web ricco di immagini e di comunicati stampa.
Si riporta qui la traduzione del resoconto di una riunione tenutasi per l'eid el fitr, la festa della rottura del digiuno, che ha segnato la fine di ramadan del 1430: incontrando un gruppo di personalità politiche, Khamenei ha toccato alcuni punti salienti della disputa geopolitica mediorientale in corso da anni ed anni. Si tratta di materiale sicuramente retorico, nondimeno può risultare interessante per chi fosse finalmente riuscito a trattare la "libera informazione occidentale" con tutto il disprezzo che merita.
La "libera informazione occidentale" che impronta monocordemente alla denigrazione ogni insignificante evento che riguardi la Repubblica Islamica è la stessa che ha stragiurato sull'esistenza dell'arsenale biochimico di Saddam Hussein, quello di cui gli eserciti aggressori non hanno trovato alcuna traccia per il semplice fatto che non esisteva.
In molti casi perfino gli scribacchini sono rimasti gli stessi.

Chi si trovasse in vena di conclusioni sbrigative potrebbe anche divertirsi a paragonare l'iconografia della Guida Suprema, fatta di bandiere rivoluzionarie ed abbigliamento estremamente dimesso, con quella di un ministro in carica nello stato che occupa la penisola italiana, da noi riportata poco tempo fa ed improntata a quei criteri di lascivia ed ebetudine che da quelle parti godono di ampia -ed empia- considerazione.

In occasione della festa per la fine del digiuno [il giorno in cui si celebra la fine del Ramadan, n.d.t.], l'Ayatollah Khamenei, Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, si è incontrato con i funzionari del governo, gli ambasciatori di Paesi islamici e con un gruppo di persone di diversa estrazione sociale. Parlando nel corso della riunione, Sua Eminenza ha detto che i principi islamici non permettono la produzione di armi nucleari e che l'Iran sarà sempre rispettoso di questi principi.
L'Ayatollah Khamenei ha detto che le festività islamiche sono la migliore opportunità per valutare le capacità e le competenze che la comunità dei credenti possiede, e per identificare le sue lacune ed i suoi punti deboli.
Ha sottolineato che "Oggi l'esigenza più importante della comunità dei credenti e dei governi musulmani è quella di tornare sulla retta via indicata da Dio e di utilizzare i numerosi vantaggi politici e geografici di cui gode per resistere contro i nemici e raggiungere la gloria islamica, il potere ed il progresso, preservando al tempo stesso la propria unità e la solidarietà che la caratterizza".
Ayatollah Khamenei ha detto che la nazione iraniana è un esempio per le altre nazioni. Ha ricordato il sostegno che il regime dei Pahlavi espresse al regime sionista, nonché le condizioni della nazione iraniana prima e dopo la vittoria della rivoluzione islamica, ed inoltre ha aggiunto: "Grazie alla vittoria della Rivoluzione Islamica ed alla creazione di uno Stato islamico, la nazione iraniana è attualmente in primissima linea nell'opposizione al regime sionista. Oggi la nazione iraniana è orgogliosa della sua resistenza contro le prevaricazioni del potere più insolente ed arrogante del mondo. "
Sua Eminenza ha detto che i traguardi raggiunti dalla nazione iraniana nel progresso scientifico ed il raggiungimento da parte della Repubblica islamica di un alto prestigio politico sono il risultato di un governo a guida islamica. "La Repubblica islamica non ha la pretesa di osservare alla lettera gli insegnamenti islamici: anche una messa in pratica limitata degli insegnamenti islamici ha portato a risultati provvidenziali e a sbocchi positivi per la nazione iraniana. Questa esperienza è un modello pratico per tutta la comunità dei credenti".
Il Capo Supremo della rivoluzione islamica ha citato la mancanza di unità di intenti tra i governi islamici ed i loro popoli e ha affermato che i nemici stanno approfittando di situazioni di questo genere. Ha poi aggiunto: "Se la comunità dei credenti fosse davvero unita e usasse tutte le sue potenzialità politiche e geografiche, la popolazione di Gaza e la Palestina non sarebbe costretta a vivere nelle condizioni in cui vive oggi e le potenze arroganti non sarebbero in grado di imporre le loro condizioni a dei governi islamici, pretendendo da essi supina obbedienza."
L'Ayatollah Khamenei ha inoltre sottolineato: "In queste condizioni, se qualcuno fa una dichiarazione contro gli occupanti sionisti, i nemici possono inondare il mondo di recriminazioni, utilizzando i loro apparati di propaganda. Essi sostengono che c'è gente che sta cercando di annientare un governo che è un membro delle Nazioni Unite ".
Sua Eminenza ha aggiunto: "Il regime sionista è un falso governo che ha distrutto una nazione, e di coloro che affermano di parlare in nome della difesa dei diritti umani hanno chiuso entrambi gli occhi davanti a questa prova evidente di un comportamento oppressivo e criminale".
L'Ayatollah Khamenei ha commentato le false affermazioni riportate dai media stranieri, secondo le quali l'Iran starebbe mettendo a punto un piano per cancellare il regime sionista con azioni militari e ha dichiarato che la Repubblica islamica dell'Iran ha invece avanzato una proposta logica e umana per risolvere il problema della Palestina.
Il Capo Supremo della rivoluzione islamica ha affermato che promuovere la paura nei confronti dell'Islam e della Repubblica islamica sono la strategia usata dalle potenze arroganti, in particolare dagli USA, per evitare che il mondo islamico si unisca.
Ha detto: "La passata amministrazione USA ha portato avanti molte azioni aggressive contro il mondo musulmano e contro la Repubblica islamica. E l'attuale amministrazione statunitense continua anch'essa a rinfocolare i timori nei confronti dell'Islam e dell'Iran, nonostante i suoi segnali apparentemente amichevoli e le sue dichiarazioni".
L'Ayatollah Khamenei ha fatto riferimento a quanto sostenuto dagli Stati Uniti circa il pericolo rappresentato dai missili iraniani ed ha detto: "Queste affermazioni sono un'accusa formulata all'interno di un contesto politico incentrato sulla promozione del timore nei confronti dell'Iran. La Repubblica islamica non ha mai attaccato alcun paese nel corso degli ultimi trent'anni ". Ha sostenuto che l'Iran ha sempre adottato una politica amichevole verso i paesi vicini e verso i paesi islamici ed ha aggiunto che adotterà sempre un comportamento leale nei confronti dei paesi che non pongono alcuna minaccia per la Repubblica islamica. "Tuttavia, la Repubblica islamica non subirà in silenzio, se la nazione iraniana ed il governo venrranno attaccati", ha osservato.
L'Ayatollah Khamenei ha detto che le lamentele sui tentativi dell'Iran di produrre armi nucleari sono un'accusa falsa ed ingiusta mossa contro la Repubblica islamica ed ha aggiunto: "In base ai principi islamici, la Repubblica Islamica dell'Iran ritiene che la produzione di armi nucleari sia proibita e si terrà a questa considerazione".
Ha poi affermato: "I funzionari degli Stati Uniti sono consapevoli di questo fatto, ma avallano queste accuse al fine di promuovere la paura nei confronti dell'Iran".
Il Leader supremo della Repubblica islamica ha detto che il governo degli Stati Uniti dovrebbe modificare la propria politica in questo senso ed ha dichiarato: "La nazione iraniana sta vigilando con attenzione sul conto di queste politiche ostili, e resisterà contro di esse".
L'Ayatollah Khamenei ha detto che la Repubblica islamica dell'Iran non si tirerà indietro nel caso in cui i suoi diritti venissero violati.

Fonte: english.khamenei.ir.


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