mercoledì 25 marzo 2015

Le scuole della penisola italiana. Dai miracoli alla superpotenza mondiale.


Una superpotenza mondiale deve basarsi su forze armate dotate di effettivi e mezzi di prim'ordine.
Nella penisola italiana si pone dunque ogni cura nella familiarizzazione alle armi dei futuri combattenti.

Inglese, Internet, Impresa. Quello che ci voleva per rendere competitivo il sistema di istruzione.
Sottoforma di Incompetenza, Incultura e Inanizione i risultati si sono visti nel giro di pochi anni.
Un sedicente avversario di chi si avvalse dello slogan qui sopra è passato dal promettere "nuovi miracoli" al prospettare direttamente una "superpotenza mondiale".
Il 23 marzo il boiscàut Matteo Renzi avrebbe tenuto una predica agli “studenti del Master in School of Government” (sic), in cui avrebbe tra l'altro statuito che
Questo è il luogo in cui ci giochiamo il futuro. Oggi abbiamo bisogno di fare una scommessa in questo settore: c’è bisogno di scuola, è la sfida culturale che dobbiamo vincere al tempo del terrorismo. L’Italia dei prossimi 50-100 anni dipenderà dal modello educativo e universitario. Su questo ci giochiamo una delle chance di essere superpotenza mondiale.
Chi non apprezzasse il Master in School of Government perché ha paura di ritrovarsi ad affrontare questa o quella formazione di combattenti irregolari a colpi di tabelline del sette (o di lavagne elettroniche, visto che anche le tabelline paiono diventate un problema)[*], può sempre gioinare de nàvi.


[*] Renzo Sprugnoli (2005), Introduzione alla matematica - La matematica della scuola media, p. 90.


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