lunedì 22 luglio 2013

Press TV, Repubblica Islamica dell'Iran: In Siria l'Occidente sta perdendo su tutti i fronti


Traduzione da Press TV.

Finian Cunningham - Stati Uniti, Inghilterra e Francia non stanno solo perdendo la criminosa guerra sotto copertura che hanno intrapreso per rovesciare il governo siriano; questi terroristi di stato stanno sprofondando anche nel settore della propaganda.

Era destino che una cospirazione criminale come questa finisse presto o tardi per crollare. In questo momento, tutte le sue falsità e le sue menzogne stanno implodendo. Questa settimana è arrivata a Damasco della squadra dell'ONU incaricata di indagare sulle armi chimiche; un'altra sprangata contro la malafede occidentale.
Pare che le Nazioni Unite abbiano alla fine accettato di attenersi ai termini posti da Damasco per indagare sull'asserito utilizzo di armamenti chimici mortali in Siria. Mentre i paesi occidentali hanno incolpato l'esercito regolare siriano, il Presidente Bashar al Assad e le autorità di Damasco hanno fondatamente sostenuto che sono stati i mercenari sostenuti dall'Occidente ad usare armi proibite dalle leggi internazionali.
Il governo siriano ha invocato gli ispettori dell'ONU a marzo, dopo un episodio in cui l'esposizione ad un agente nervino, il Sarin, aveva provocato venticinque vittime -inclusi sedici soldati dell'esercito regolare- nel distretto di Khan al Assal vicino ad Aleppo. Quando l'ONU sotto le pressioni dei paesi occidentali aveva chiesto che i suoi ispettori potessero avere "accesso illimitato" a tutti i siti in Siria installazioni militari comprese, l'iniziativa era stata interrotta.
Il governo di Assad, sostenuto dalla Russia, ha rifiutato agli ispettori dell'ONU la possibilità di agire senza restrizioni perché aveva ben presenti le ispezioni dell'ONU in materia di armamenti svoltesi in Iraq dieci anni or sono. All'epoca gli ispettori ebbero accesso a siti militari importanti in tutto il paese, e a questo seguirono -con precisione sospetta- gli attacchi mirati dello shock and awe statunitense a partire da marzo del 2003.
Il massimo esperto di armi chimiche dell'ONU, Ake Sellstrom, ha accettato di tenere colloqui a Damasco su invito del governo siriano. Con lui c'è il capo negoziatore per il disarmo Angela Kane. SI pensa che i colloqui permetteranno di arrivare ad una procedura adeguata per stabilire chi abbia usato le armi illegali, cosa su cui esistono pretese discordanti.
Come mai gli ispettori dell'ONU sono diventati all'improvviso maggiormente condiscendenti verso le condizioni poste dal governo siriano? Pare che le prove a favore di quanto sostenuto dalle autorità siriane siano diventate troppo consistenti per poter essere ignorate.
Si sono verificati due sviluppi, che conferiscono credibilità decisiva al governo siriano. Negli ultimi giorni l'esercito siriano ha cacciato i guerriglieri da alcune delle loro piazzaforti, ed ha scoperte in esse dei laboratori in cui si producevano bombe artigianali per dotare i razzi di testate chimiche. Il ritrovamento più importante è avvenuto nella località costiera di Banias, dove sono stati trovati più di duecentoottanta fusti di sostanze chimiche industriali tossiche. L'ambasciatore siriano all'ONU Bashar Jaafari ha affermato che l'ammontare di materiali tossici sarebbe bastato "a distruggere una città intera, se non tutto il paese".
Successivamente sono state reperite altre sostanze mortali in un altro caso, nel sobborgo damasceno di Jobar. Dopo aver cacciato i guerriglieri con vari scontri a fuoco, l'esercito regolare siriano ha trovato un laboratorio chimico di trasformazione in cui erano immagazzinati cloro altamente tossico ed altre sostanze chimiche industriali. Alcuni contenitori erano marcati "corrosivo", e presentavano etichette con scritto "made in Saudi Arabia". In magazzino c'erano anche dei mortai, da armare con ordigni chmici.
L'altro importante sviluppo è rappresentato dalle ultime dichiarazioni ufficiali dei russi. Ordigni chimici improvvisati come questi, usati dai mercenari sostenuti dall'occidente, sono coerenti con una ricerca compiuta da esperti russi inviata all'ONU la scorsa settimana. Indagando sul noto caso verificatosi lo scorso marzo a Khan al Assal vicino ad Aleppo, i russi hanno scoperto che sono stati davvero utilizzati degli ordigni chimici -compreso il Sarin- e che ad usarli sono stati combattenti sostenuti dall'Occidente.
Si tratta di scoperte che contraddicono completamente le pretese occidentali, e che evidenziano le menzogne, le falsificazioni e le bugie che gli occidentali hanno prodotto ai massimi livelli dei loro organismi politici, ivi comprese quelle del Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, del Primo Ministro inglese David Cameron e del Presidente francese François Hollande.
L'inviato russo all'ONU Vitaly Churkin, parlando della relazione presentata dal suo paese, ha detto: "Risulta che il 19 marzo i ribelli abbiano lanciato un missile senza guida Bashair-3 nella città di Khan al Assal, che si trovava sotto controllo governativo. Le analisi mostrano chiaramente che la testata usata a Khan al Assal era di fabbricazione artigianale e che conteneva del Sarin".
Quest'ultimo punto è significativo. Gli armamenti micidiali e messi crudelmente a punto per l'attacco di Khan al Assal dello scorso marzo sono compatibili con le recenti scoperte di testate chimiche artigianali compiute dall'esercito siriano intento a cacciare dalle loro basi i miliziani sostenuti dall'Occidente.
Il pericolo immediato per la popolazione siriana, come attestano i ritrovamenti dell'esercito e le conclusioni dei russi, hanno probabilmente convinto gli ispettori dell'ONU ad affrontare la questione con l'urgenza che essa merita. L'arrivo degli ispettori a Damasco questa settimana è anche una tacita ammissione del fatto che il governo siriano ha detto il vero su chi sia il colpevole di aver usato queste armi di distruzione di massa. Tutto questo spiegherebbe perché alla fine gli ispettori hanno smesso di tergiversare sulle condizioni poste dai siriani.
Per di più, via via che i contorni della vicenda si fanno chiari, essa si traduce in una grave accusa contro i paesi occidentali. Stati Uniti, Gran Bretaglia e Francia hanno affermato per mesi di essere in possesso di "prove" che erano stati i soldati dell'esercito regolare siriano ad usare armamenti chimici. Questi stessi paesi hanno usato a turno questa accusa come giustificazione della loro decisione di iniziare esplicitamente ad armare i gruppi di combattenti in Siria.
Il 13 giugno la Casa Bianca di Obama ha statuito che "i nostri servizi sono giunti alla conclusione che il regime di Assad ha usato armamenti chimici, compreso l'agente nervino Sarin". Il giorno dopo gli Stati Uniti hanno annunciato che avevano messo a punto un piano per mandare armi ai combattenti in siria perché l'esercito di Assad aveva "superato la linea rossa". La stessa sequela con cui inglesi e francesi avevano posto fine all'embargo della Unione Europea agli armamenti per la Siria.
In esplicita contraddizione con i cosiddetti test portati avanti da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, i più recenti studi russi sugli armamenti chimici in Siria corrispondono agli standard scientifici internazionali. L'indagine russa mostra una "catena di sorveglianza" verificabile indipendentemente sulla raccolta dei campioni, e le analisi sono state svolte secondo i criteri dell'Organizzazione per il Bando agli Armamenti Chmici (OPCW).
Al contrario, le pretese dei paesi occidentali si basano su informazioni segrete cui non corrispondono fatti incontrovertibili, e servono a coprire la loro criminosa agenda politica fatta di guerra sotto copertura per il rovesciamento del governo.  In altri termini, i governi occidentali stanno diffondendo menzogne e propaganda priva di riscontri, capaci di fornir loro i pretesti necessari a prendersi la licenza di intraprendere un'altra e ancor più criminosa guerra.
I governi occidentali sono sempre più considerati responsabili di aver appoggiato i depravati tagliagole ed i cannibali che bombardano senza ritegno i quartieri residenziali, che rapiscono, compiono estorsioni, assassini e stupri; gli stessi governi che intanto che si adoperano per i diritti umani e per il diritto internazionale aiutano i terroristi di AlQaeda a fae uso di armi chimiche di distruzione di massa proibite dallo stesso diritto.
La missione in Siria di questa settimana da parte degli ispettori delle Nazioni Unite per le armi chimiche è un altro rovescio per gli sponsor occidentali del  terrorismo. Le loro bugie e la loro propaganda stanno crollando velocemente sotto le sconfitte subite dagli squadroni della morte da loro sostenuti che per due anni hanno agito nel paese.
Le sconfitte militari subite dai mercenari sostenuti dall'Occidente vicino a Damasco, ad Aleppo, a Homs e ad Idlib si accompagnano a resoconti che descrivono sanguinose lotte intestine tra fazioni dei cosiddetti ribelli. L'abitudine al tradimento e la brutalità sono una smentita dell'immagine costruita con tanta cura dai mass media occidentali, che parlano di "moderati" in seno al pompatissimo "Libero Esercito Siriano". Questa formazione, insieme al suo vaso di coccio Generale Salim Idris, adesso appare in tutta la sua inconsistenza come un qualcosa che non ha mai avuto alcun ascendente sui gruppi dominanti rappresentati da AlQaeda e dai mercenari salafiti.
Intanto che l'esercito siriano riprende il controllo di paesi, provincie e città, i mass media occidentali rispettano un eloquente silenzio sui suoi successi militari. Perché non riferiscono mai di rappresaglie dell'esercito siriano contro i civili? E dove sono i civili che invocano gli eroici miliziani perché ritornino e li salvino dall'oppressione dell'esercito siriano?
In realtà le riprese video e le testimonianze che arrivano dai dintorni di Aleppo, ancora assediata dai terroristi spalleggiati dall'Occidente, mostrano civili che protestano contro chi li tiene prigionieri. Anche in questo caso, siamo davanti a qualcosa che smentisce l'artefatta propaganda occidentale e il suo concetto di un popolo che si ribella contro uno stato oppressivo. La realtà è piuttosto quella di una popolazione civile che ha dovuto fare resistenza perché non le venissero imposti dei mercenari, dei delinquenti e degli psicopatici. Una imposizione orchestrata dai governi occidentali di Washington, di Londra e di Parigi, insieme con i loro alleati mediorientali dell'Arabia Saudita, del Qatar, della Turchia, della Giordania e dello stato sionista.
Il terrorismo di stato occidentale perde terreno in Siria, e la stessa cosa succede alle favole e alle bugie che hanno fornito copertura ai crimini di Washington, di Londra e di Parigi. La verità che sta emergendo sull'utilizzo degli aggressivi chimici in Siria è il simbolo di questa cospirazione criminale finalmente al collasso. Questi governi delinquenziali e criminosi sono adesso in rotta su tutti i fronti.

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