Massimo Pieri (Firenze, piddì con la elle) afferma in un comunicato stampa che "Un'istituzione pubblica non può essere utilizzata come strumento per inviare messaggi di propaganda politica".
"Una cittadina" -sul cui conto il Pieri evita con ogni cura di menzionare altri dati- avrebbe ricevuto da un ufficio regionale la documentazione che aveva richiesto all'ufficio stesso, assieme ad un volantino in cui si invita a boicottare l'entità statale sionista.
C'è da chiedersi se un invito di qualunque altro genere -per esempio al boicottaggio del governo venezuelano- avrebbe punzecchiato allo stesso modo la sensibilità democratica di Massimo Pieri, ma lasciamo pur correre. L'essenziale, in questa non-notizia, è che non più tardi dell'ottobre passato Massimo Pieri era in viaggio istituzionale a New York ed ha approfittato della circostanza per sottoscrivere una "commemorazione" dell'undici settembre 2001 che sapeva poco di commemorazione e molto di adorazione per l'amministrazione Bush.
E' probabile che l'amore per l'imparzialità delle istituzioni, in questi sei mesi, abbia compiuto una maturazione prodigiosa nell'animo di Massimo Pieri...
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