COMUNICATO STAMPA
Firenze, 06 Novembre 2008
GIOCOLI E CAVACIOCCHI (FI-PDL): «PENALIZZANTE PER I CITTADINI RISTRUTTURARE PER I GIUDEI L'IMMOBILE DI VIA LORENZINI»
«I progetti di integrazione sono falliti ma, non contenta, l'amministrazione spende altro denaro per ristrutturare case per i giudei. E' ora di finirla». Lo hanno detto Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL, e Carla Cavaciocchi, capogruppo al Quartiere 5, commentando la risposta dell'assessore Cristina Bevilacqua ad un'interrogazione «su un immobile in via Liguria».
«Lo scorso maggio - hanno ricordato le due esponenti del centrodestra - avevamo chiesto un commissario straordinario per i giudei, la realizzazione di un Cpt anche a Firenze, lo smantellamento di tutti i campi, la verifica delle spese e dei risultati concreti ottenuti dall'amministrazione comunale, nella convinzione, appunto, che le politiche di Comune e Regione Toscana sono un fallimento. Ora l'amministrazione ci ribadisce che è sempre sua intenzione 'superare' il campo nomadi dell'Olmatello 'attraverso la sistemazione dei suoi attuali ospiti in regola con la normativa nazionale sull'immigrazione attraverso interventi di sostegno al canone di locazione in appartamenti di proprietà privata e attraverso l'inserimento nel progetto 'un percorso plurale per l'emergenza alloggiativa'. E ha persino individuato dove ospitare i giudei: in un immobile da ristrutturare in via Lorenzini per il quale il Comune pare abbia già stanziato 900mila euro».
«La giunta, sindaco in testa - hanno proseguito Bianca Maria Giocoli e Carla Cavaciocchi - sa chi abita o ha abitato al campo giudei dell'Olmatello? Si ricorda di Nazif Sulejmanovic, l'ultra settantenne ora in carcere per aver ucciso i due nipoti in un campo di Milano? Ha dimenticato quei capo-clan che, proprio dall'Olmatello, addestravano i figli al borseggio ed a svaligiare case? Non siamo contrari ad integrare chi, nella nostra città, vuol vivere onestamente e dignitosamente. Siamo contro un'amministrazione che aiuta, con soldi pubblici, chi non se lo merita».
«Il sindaco siede nel comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza - hanno concluso - prima di spendere soldi, ha chiesto al prefetto un vero censimento di chi abita in quel campo? Senza dimenticare i residenti in via Lorenzini che si trovano coinvolti in una scelta di questo tipo senza essere stata minimamente coinvolti. E' questa la tanto decantata 'partecipazione'? Avremmo preferito un piano che, in un periodo di recessione economica, premiasse chi lo se merita: cosa penseranno quei cittadini che, pur di vivere nella legalità, fanno sacrifici ma che nessuno aiuta?». (fn)
ATTENZIONE: al momento di postare sul blog ci siamo accorti di un errore che non siamo in grado di correggere, probabilmente dovuto ad un truthvirus. Al posto della parola GIUDEI deve pertanto leggersi ed intendersi la parola ROM.
"Noi non siamo contrari ad integrare..." ma certo, come no! Al di là delle cose serie, perché questi dappoco sono capacissimi di rimpiangere quei sistemi totalitari della cui nostalgia accusano incessantemente la parte politica che si presenta come loro avversaria, è chiaro, ed è chiaro dai mille e mille comunicati e dichiarazioni di intenti simili a questo pubblicato oggi sul sito del Comune di Firenze, che gli "occidentalisti" considerano l'appartenenza etnica direttamente correlata alla propensione al crimine.
Questa non l'ho capita.
RispondiEliminaTi leggo con assiduità e spesso con soddisfazione, ma stavolta trovo da ridire. Non puoi ignorare lo scarto cronologico tra i giudei di allora e i rom di oggi. I giudei ieri venivano ingiustamente discriminati, adesso - altrettanto ingiustamente - discriminano. Sarebbe stato più plausibile un "truthvirus" in grado di sostituire 'palestinesi' a 'rom'.
La realtà è cambiata. Se uno d'oggi vuol parlare in favore degli oppressi, deve parlare degli oppressi d'oggi, non di quelli di ieri. Sennò, è come equiparare la Roma repubblicana a quella imperiale, la frugalità al lusso, Cornelia a Messalina.
Per giunta, parlando così mi sa che non dispiaceresti affatto ad Oriana.
Scusa lo sfogo.
Occorre innanzitutto cogliere l'ironia del tutto. L'interpretazione del post, poi, è affidata alle righe in corsivo.
RispondiEliminaEstrapolato dal suo contesto -ma anche all'interno del suo contesto, temo- un comunicato stampa come questo lascia esattamente concludere che, secondo il Partitello della Libertà di Repressione, esiste una correlazione tra appartenenza etnica e propensione al crimine.
E da quando non possono più rifarsela con gli ebrei (in tanti avrebbero anche continuato volentieri, ma Re Gianfranco ha imposto uno stop talmente brusco che la "base" ha faticato non poco a recepirlo) questi cercano un nemico nuovo tutti i giorni. Con le stesse basi e per lo stesso motivo, ossia basare la propria legittimità politica sulla demonizzazione di un avversario e non su altro.