giovedì 22 aprile 2010

Marco Cordone e il "referendum" sulla moschea a Greve in Chianti


Abbiamo già avuto modo di additare al dileggio dei nostri lettori un certo Marco Cordone, il cui "lavoro" consiste essenzialmente nell'importare anche a Firenze l'occidentalissima disumanità infarcita di incompetenza che costituisce in blocco la pratica politica di un partito chiamato Lega Nord.

Gli "occidentalisti", nella campagna elettorale appena conclusasi, hanno presentato come necessità ineludibili per il futuro stesso della Toscana lo smantellamento di un sistema sanitario universalmente riconosciuto tra i migliori in Europa... e la costruzione di un campo di concentramento.
Gente costruttiva, dunque.
E costruzione più costruzione meno, non si capisce che fastidio possa dare un edificio di culto nel comune di Greve in Chianti.
La nostra posizione in merito è chiara, dal momento che riserveremmo all'edificazione di luoghi di culto spazi attualmente ospitanti attività eccezionalmente nocive, come quelle che si svolgono in certi palazzi fiorentini localizzati in Piazza Ghiberti ed in Via Cittadella.
Non intendiamo dunque sprecare troppo tempo dietro ad un simile mangiatore di spaghetti; invitiamo perentoriamente i lettori ad esprimere la propria approvazione inviando una e-mail a refermoschea@virgilio.it o uno SMS al 3386451156.

Ecco la mail che abbiamo inviato noi.

Oggetto: A favore della moschea a Greve

Testo: Con la presente intendo comunicarvi il mio totale ed incondizionato assenso a favore di una moschea a Greve in Chianti.
Auspico che il luogo di culto sorga in posizione centralissima o panoramica, a seconda delle possibilità, e che venga realizzato con materiali i più pregiati possibili, onde essere degno del Chianti e della Toscana.

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