Maggio 2012. In un solo giorno ed in una sola località negli Stati Uniti del Messico la Fuerza Civil ha trovato i corpi mutilati di una cinquantina di persone, vittime di una guerra del narcotraffico che da qualche tempo in qua fa più vttime del conflitto afghano: una di quelle cose che dimenticano sempre di scrivere sulle gazzette, forse perché è difficile trovare un messicano cattivo che si chiami Ahmadinejad.
Una serata quasi estiva di pochi giorni prima, in una strada di periferia a Firenze, una delle troppe gendarmerie dello stato che occupa la penisola italiana ha trovato una cinquantina di persone vive riunitesi per ascoltare un po' di musica all'aperto.
Ai musicisti, tutti messicani e comprensibilmente esterrefatti, hanno dovuto spiegare che nel "paese" dove mangiano maccheroni le chitarre elettriche sono di competenza della gendarmeria, perché provocano insihurézza.
Ai musicisti, tutti messicani e comprensibilmente esterrefatti, hanno dovuto spiegare che nel "paese" dove mangiano maccheroni le chitarre elettriche sono di competenza della gendarmeria, perché provocano insihurézza.
Ah, e anche degrado.
Sarà che in Messico però se gli rompono i coglioni con le chitarre, la gente (probabilmente Zetas o altre belle famiglie di cui sopra) non chiama la pula... si regola da sé. E ci riesce bene, mi pare.
RispondiEliminaNon penso che il capo narcos risolva civilmente gli schiamazzi sotto casa. Penso metta mano alla berta prima che chicchessia dica pè...
Ecco perché probabilmente gli strimpellatori messicani trovano meno pericoloso suonare da noi. O no? LOL Va là, va là che qui gli va di lusso: due caramba scazzati, dieci minuti di "Favoriga i dogumenta" e tornano a casa sulle loro zampine. In Messico, no.
Il commento non contraddice lo scritto: in Messico nessuno scomoda la gendarmeria per qualche chitarra elettrica.
RispondiEliminaQuindi, lo stupore dei musicisti messicani è comprensibilissimo.
Notiziole di questi giorni dal Messico...
RispondiElimina1) la polizia ha arrestato 10 poliziotti che tenevano un gruppo di ostaggi per chiedere un riscatto
2) Il Cartel del Golfo ha fatto girare il solito filmino della decapitazione di tre Zetas http://www.notaroja.mundonarco.com/2012/05/video-decapitan-tres-de-los-zetas-en.html
3) Gli Zetas hanno messo in giro i soliti grandi manifesti per dire che loro con la strage dei 49 non c'entrano e da bravi cittadini rivolgono un invito alla polizia: "INVESTIGUEN. Hagan su trabajo como debe ser." Mentre assumono la responsabilità per aver impiccato nove signori lungo il ponte di un'autostrada.
4) 15 cadaveri trovati davanti a un benzinaio a Zitácuaro
5) 20 cadaveri, debitamente mutilati, a Ixtlahuacan de los Membrillo
6) i 9 impiccati sul ponte rivendicati dagli Zetas
7) 14 decapitati a Nuevo Laredo
Miguel Martinez
Que viva Mexico.
RispondiEliminaPoi ci si allarma da noi se due "alternativi autonomi" spaccano una vetrina, no dico una vetrina; o se dei "naziskin" disegnano croci gammate - spesso peraltro speculari al modello - sui muri anonimi di qualche squallida città.
ehhh... non oso pensare se qualcuno osasse da noi fare la metà della metà della metà di quelo che fanno gli Zetas.
Devo dire che nel paese dove mangiano maccheroni le chitarre elettriche la sera o la notte per strada
RispondiEliminarompono i coglioni.
Nel paese dove mangiano maccheroni bisogna domandarsi,prima di fare qualcosa, se si spacca le palle a qualcuno facendola, perche',nel paese dove mangiano maccheroni,la liberta' di ognuno finisce dove comincia la liberta'degli altri, in questo caso quella di riposare in santa pace.
Capisco invece che nei paesi dove mangiano merda,tipo quello di Akmadhinecoso,certi concetti di
CIVILTA'siano sconosciuti come la lingua etrusca.
Consiglio gli amici messicani di andare a suonare in posti lontani dalle case,cosi' nessuno
viene disturbato e nessuno disturba loro.
Consiglio invece i mangiamerda iraniani con in testa quei due finocchi di Akmahdinecoso e Kamminai(visto che camminasti perche'non andasti affanculo!!!?)
di andare cordialmente e definitivamente A CAHARE, MA A CAHARE DURO TANTO DA ROMPERSI IL CULO.
PER ORIANA ALE' ALE'