tag:blogger.com,1999:blog-8094685273193656977.post557140335276393763..comments2024-01-16T20:31:06.757+01:00Comments on Io non sto con Oriana: 17 marcio 2011. Chissà che cos'hanno da festeggiare a Casaggì Firenze.Io Non Sto con Orianahttp://www.blogger.com/profile/09419663298925331029noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8094685273193656977.post-62259903650315123302011-03-17T11:09:58.626+01:002011-03-17T11:09:58.626+01:00Qui a Firenze il numero di drappi di colore verde,...Qui a Firenze il numero di drappi di colore verde, bianco e rosso a bande verticali di uguali dimensioni esposto per le strade è contenuto in limiti fisiologici ed è facile percorrere vie intere senza notarne neppure uno.<br />D'altronde, nessuno che abbia un minimo di rispetto per se stesso aderisce a questa iniziativa.<br /><br />Uno dei più involuti abitanti della zona -non a caso rappresentante di quartiere per il maggior partito "occidentalista" della penisola- anni fa appese al vetro della finestra addirittura una pagina di un giornalettto.<br />Era il giornaletto in cui imperversa quel repellente ed inutile grassone che non ha mai sentito che odore abbia una ferita ai visceri, ma che dava di terrorista a chiunque non acconsentisse alle aggressioni yankee dei primi anni del millennio.<br />In quel periodo era impegnato in una battaglia in solitario a favore di un vignettista danese, e il giornaletto aveva pubblicato un dannebrog a tutta pagina...<br /><br />Il buono di simili iniziative è che, permettendo di venire alla luce a questi mangiaspaghetti, aiuta anche a contarli.Io Non Sto con Orianahttps://www.blogger.com/profile/09419663298925331029noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8094685273193656977.post-30197177316956057522011-03-17T10:58:34.961+01:002011-03-17T10:58:34.961+01:002/2
Non è un caso che all’uscita della metro abbi...2/2<br />Non è un caso che all’uscita della metro abbia ascoltato, da parte di un autista, questa risposta ad una vecchina che chiedeva lumi circa una sperata partenza del mezzo (sono 40’ che attende inutilmente) “levate da li piedi che a devo da scenne” – non è un caso che una decina di minuti prima sulla metro mi fossi imbattuto in un gruppo di giovani - “grande fratello style” - tirati a lucido, ma con chiare sembianze di troie ed ergastolani (il futuro dell’itaGLia) che avevano avuto l’incarico da una delle utilities municipali di procacciare nuovi clienti per il mercato multi servizi: “a Debbbborah, l’hai fatti armeno du’ polli oggi?”, “io a sto cojione ch’ho ‘ncontato oggi n’artro po’ je bucavo a machina”.<br /><br />Non è un caso che concluda questo lungo (e me ne scuso) commento guardando 2 bandiere tricolori sventolare dai balconi di 2 tra i più incivili dei miei condomini: è la piena adesione ai “valori” di un (bel)paese.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8094685273193656977.post-35441683797487157492011-03-17T10:56:34.588+01:002011-03-17T10:56:34.588+01:001/2
Questo post mi fa sorgere numerose riflession...1/2 <br />Questo post mi fa sorgere numerose riflessioni, in ordine sparso. Inizio il commento mentre intravedo in televisione alcuni personaggi senza né arte né parte – postfascisti uniti a postcomunisti – che celebrano in maniera non convinta un vuoto e triste rito.<br /><br />Senz’altro è l’occidente tutto al tramonto, ma l’itaGLia assume un ruolo particolare in questo tramonto, un ruolo appunto di “avanguardia” (dell’osceno), come ben commentava lo scrittore Giuseppe Genna tempo fa. <br /><br />Esula dal mio commento ogni tentativo di fornire motivazioni culturali, sociologiche e antropologiche a questo stato di fatto: un ruolo non trascurabile lo assume il modo in cui tale (dis)unità è avvenuta e si è mantenuta per volontà dei poteri imperialisti, dei quali siamo lacché di serie D.<br /><br />Mi risuonano le parole di un post ormai datato sull’itaGLia e i ‘taGLiani di Dacia Valent; un post di pancia, forse, dettato da estrema rabbia certo (e da tragici eventi personali) ma in cui, a leggerlo e rileggerlo bene, ogni singola parola e considerazione sul nostro amato paese avevano un senso ben preciso e un riscontro puntuale (tralasciando ovviamente le iperboli).<br /><br />E non si tratta di generalizzare, di fare di tutta l’erba un fascio: con le doverose (rare) eccezioni, che confermano la regola, è quello che osserviamo nella vita di tutti i giorni.<br /><br />Non è un caso che nel (bel)paese saltimbanchi di varia estrazione, esperti di nulla e benché meno di fisica/ingegneria nucleare (su tutti un comico Rothschild e pluri consigliere/amministratore di società varie, nonché ex ambientalista) pontifichino sugli eventi di questi giorni, mentre sulla Telesur venezuelana seguivo invece ieri sera un preparatissimo giovane fisico nucleare che parlava umilmente e con cognizione di causa di ciò che sta succedendo; come non è un caso che il belpaese sia scomparso (o stia scomparendo) da tutti i settori tecnologicamente avanzati (i giovani preparati, capito l’andazzo, dicono “bye bye bananas”).<br /><br />Risuona ancora nella mia mente la risposta che responsabili della comunicazione della mia società (che sulla carta ha un ruolo preminente nel fornire un servizio ad alto contenuto tecnologico al paese) diedero all’invito a partecipare ad un meeting mondiale ad alto contenuto tecnico “ci spiace, in quel periodo siamo impegnati in un evento Dolce e Gabbana!” (la stessa società, un tempo meta ambita di giovani tecnici e ingegneri, è ora ricettacolo di figli, parenti e accoliti di politicastri vari, personaggi di tutto incompetenti, in special modo di ciò che l’azienda dovrebbe trattare).<br /><br />Non è un caso che partecipiamo a massacri umanitari internazionali senza segnali di reale opposizione nella società civile, ma con critiche incalzanti ai regimi “incivili” e “illiberali” che andiamo a “democratizzare”; e in questo un plauso alla sinistra: non a caso (ri)cominciò baffino a bombardare “umanitariamente”; è che, specie nella nostra amata itaGLia, la mancanza di solidarietà reale (non quella a chiacchiere) verso l’altro da noi ed il profondo razzismo emergono prepotentemente; altro che lega: i discorsi razzisti e “legaioli” peggiori li sento spesso (anche) da “sinistri”.Anonymousnoreply@blogger.com