venerdì 5 gennaio 2018

Firenze: i'ddegrado e l'insihurézza regnano sovrani in via Baracca! Ce ne ricorderemo alle elezioni!!


A marzo 2018 nello stato che occupa la penisola italiana è prevista una consultazione elettorale politica. Il fronte "occidentalista" è sempre lo stesso, decisissimo a delegare la difesa dei "valori occidentali" e delle "radici cristiane" del continente europeo a un terzetto di campioni costituito da un vecchio straricco polipregiudicato, da una ragazza madre e da un sovrappeso che non è riuscito a laurearsi neppure in dodici anni.
Assolutamente incapace di influire costruttivamente su eventi anche minimi, l'"occidentalismo" può solo affidarsi a una propaganda cui non servono neppure nuovi argomenti; inutile annoiare chi legge con confutazioni puntuali di costrutti nati in qualche redazione o in qualche agenzia pubblicitaria e ripetuti con entusiasmo da decine di migliaia di sudditi.
Meglio restare sul terreno più temuto dagli "occidentalisti" -ed ipso facto preferito dalle persone serie- che è quello della realtà, e portare testimonianze dirette dalla Firenze che non conta.
Come quella che segue.

Una mattina piovosa di gennaio all'inizio di via Francesco Baracca.
La zona è da sempre popolare, al massimo piccolo borghese; case a due piani vecchie di almeno un secolo, condomini in cui banche e padroni stanno curando con attenzione il turnover degli inquilini, e anche qualche angolo riposto dove prosperano tranquilli il verde e i gatti perché nessuno ha ancora pensato di disboscare e avvelenare per la tranquillità remunerativa di qualche beddenbrèffast.
Passa un tale sulla settantina in tuta da ginnastica.
"Eh, tutti cinesi, qui! E che lavori con questi indirizzi, non si trovano mai, e come gli chiedi qualche cosa è tutto un non capire, non capire...! No, i ragazzini no; parlano fiorentino perfetto! Ah, ai cinesi ci vivo in mezzo letteralmente; a casa mia, ne ho uno a destra e uno a sinistra! E per Natale mi fanno sempre la cassetta, tutti e due, col vino e i dolci.
E io la faccio a loro.

Nessun commento:

Posta un commento