mercoledì 20 maggio 2015

Firenze: il risveglio dell'economia passa dai fattorini con partita IVA.



Roma, ora, ha parlato: non più mance! I camerieri avranno dal proprietario del restaurant quel dieci per cento che gli davo io. Naturalmente il proprietario del restaurant mi aumenterà, con la divina facilità che hanno tutti gli esercenti, il prezzo della costoletta e delle patate fritte di un dieci per cento che assomiglierà maledettamente ad un quindici o ad un venti per cento, e il cameriere non avrà più l'umiliazione di ricevere la mancia ma soltanto il purificato e disinfettato valore della medesima, ciò che sarà in fondo la stessa cosa per le sue tasche, ma una cosa profondamente diversa per la sua anima e per gli immortali principi dell'Ottantanove. Ci sarà per me un piccolo inconveniente, è vero: quella che prima era una mia abbastanza volontaria elargizione, diventerà una legge: ciò che il cameriere chiedeva in nome della cortesia, ora me lo toglierà in nome del suo diritto. [...] Io perderò l'amore del cameriere. Sarò per lui un uomo come un altro. Egli non avrà da conquistare con la soavità dei modi la mia mancia; la mancia gliela daranno le mie costolette, le mia patate, non io. Esse avranno un maggior valore materiale e morale. Io non conterò più nulla: se anche il cameriere mi darà più osso che carne, il suo dieci per cento gli toccherà infallibilmente. Mangerò cavallo come prima, ma il cameriere non mi avrà invitellato quel cavallo giurandomi sul suo blasone che è vitello; nessuno andrà più per me in cucina a strappare al cuoco, magari con la violenza, il più buon boccone che navighi nell'unto dei tegami. E' possibile vivere al restaurant senza il conforto di queste finissime premure?
Renato Simoni, gazzettiere e critico teatrale, così commentava ben addietro nel secolo scorso l'avvenuta disciplina per legge del lavoro di cameriere.
A maggio 2015 i boiscàut governativi hanno statuito l'uscita dalla crisi economica, sicché guai contraddirli. A tirare la volata alla ripresa c'è l'inconcludente masticatoio internazionale aperto a Milano all'inizio del mese.
La propaganda è una cosa, la realtà è spesso l'opposto, ed è roba che fa apprezzare l'umanità di certe nostalgie.
Di quanto sta succedendo a Milano abbiamo trattato nello scritto in link. A Firenze può succedere di passare per via del Bronzino e notare che in un posto che si fa chiamare "Pizzeria Settimo Cielo" stanno in tutta serietà cercando un fattorino per consegne con partita IVA.

Nessun commento:

Posta un commento