domenica 26 gennaio 2014

Matteo il Conquistatore, di Silvia Ognibene e Alberto Ferrarese


Matteo Renzi è l'attuale borgomastro di Firenze ed è un versatile e redditizio boiscàut del quale abbiamo più volte parlato, e non certo per dirne bene.
La cesura nelle fortune politiche di un "occidentalismo" che sembrava inarrestabile ha recentemente aperto di nuovo i giochi; è sufficiente che chi aspira alle massime cariche nello stato che occupa la penisola italiana riesca a far propria la maggior parte delle istanze "occidentaliste" così da risultare appetibile ai sudditi e indistinguibile dai sedicenti avversari.
Matteo Renzi può avere buone possibilità di successo. L'autorevolezza e i trascorsi di certi suoi sostenitori costituiscono la più eloquente delle garanzie.
Nelle librerie si trova da tempo qualche libello agiografico sul boiscàut. Nella foto ne compare uno che si intitola Matteo il Conquistatore. Nonostante il sottotitolo prometta addirittura delle rivelazioni, nessuno dei suoi due autori si chiama Giovanni. Su internet la ricerca di Silvia Ognibene conduce innanzitutto ad un sito che si presenta come laboratorio di finzioni (una garanzia anche questa) che la qualifica come animata da "un amore viscerale per i cani". 
Alberto Ferrarese invece è "sposato, con due figli e un cane". Prima di occuparsi di segretari di partito si è occupato proprio di cani.
A questo punto è chiaro che nulla avviene per caso e che era difficile trovare agiografi meglio confacenti.
Sullo stesso scaffale della libreria del centro di Firenze in cui abbiamo trovato il libro ce n'erano alcuni altri: il modesto Memorie di un giovane re, il realistico La testa vuota, e soprattutto un seriamente profetico L'Assunzione di farabutti e mascalzoni.
Il risultato è quello della foto.

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