sabato 9 febbraio 2013

Cameron, Karzai, Zardari: "I talebani devono negoziare"


Tre combattenti a volto coperto nella provincia afghana di Ghazni. "Se l'AmeriKKKa intende lasciare in Afghanistan un proprio contingente, grande o piccolo che sia, guerra e distruzione continueranno per quanto continuerà la sua presenza". (Fonte: presstv.ir)

Exit strategy. Strategia o serie di mosse strategiche in grado di delineare una via d'uscita praticabile da un’altra strategia precedentemente sviluppata.
In caso di sconfitta militare sul campo, chi porta la cravatta definisce exit strategy quella che le persone serie definiscono ritirata, ripiegamento, fuga, resa.
Disimpegno, nei casi meno sarcastici.
Per dodici anni la politica "occidentalista", per tramite dei suoi gazzettieri a libro paga, ha statuito che le formazioni combattenti nel loro insieme indicate come talebane si dovevano arrendere.
Per dodici anni, l'"Occidente" ha mandato un segnale molto chiaro ai talebani. Con quella gentaglia lì, l'"Occidente" non ci negozia. Li polverizza, li spazza via, e fine della questione.
Dopo dodici anni di non negoziato e di non resa, l'"Occidente" ha mandato un altro segnale molto chiaro ai talebani. I talebani devono negoziare. Con quella gentaglia lì, l'"Occidente" ci si mette a un tavolino. Riconosce la sconfitta, si ritira dai paesi aggrediti, e fine della questione.


I talebani devono negoziare, affermano Cameron, Karzai e Zardari
4 febbraio 2013

I talebani dovrebbero aprire una rappresentanza a Doha in modo che si possano intraprendere dei neogziati, hanno puntualizzato i leader politici del Regno Unito, dell'Afghanistan e del Pakistan.
In conclusione di un incontro tenutosi presso la residenza di campagna del Primo Ministro britannico per fare il punto sul processo di pace e di riconciliazione guidato dagli afghani, David Cameron ha rilasciato una dichiarazione congiunta assieme al Presidente dell'Afghanistan Hamid Karzai e al Presidente del Pakistan Asif Ali Zardari, in cui si ribadisce l'importanza di prendere "ogni misura necessaria" per giungere ad un accordo di pace.
L'apertura di una rappresentanza a Doha per intraprendere i negoziati tra i talebani e l'afghano Supremo Consiglio per la Pace è stata auspicata da tutti e tre.
"Come obiettivo finale", afferma la dichiarazione, "ogni afghano dovrebbe essere in condizioni di partecipare pacificamente alla costruzione del futuro politico del paese".
Secondo la dichiarazione, i talebani devono "compiere i passi necessari ad aprire una rappresentanza e a partecipare al dialogo".
Un portavoce di Downing Street che ha preso la parola subito dopo l'incontro cui hanno partecipato i tre leader ha detto che per la prima volta si sono riuniti i responsabili della politica e della sicurezza di Pakistan e Afghanistan, insieme ai ministri degli esteri, agli stati maggiori dell'esercito, ai capi dei servizi e al Supremo Consiglio per la Pace dell'Afghanistan.
"Questo processo cui partecipano tre interlocutori costituisce un segnale molto chiaro per i talebani", ha detto il portavoce. "E' giunto il momento che tutti prendano parte ad un processo politico pacifico in Afghanistan".

Nessun commento:

Posta un commento