martedì 28 agosto 2012

Su un manifesto di propaganda in una freguesia della Repubblica Portoghese


Nella Repubblica Portoghese la freguesia è la più piccola suddivisione amministrativa prevista dall'ordinamento. Molte freguesias assolvono anche -per non dire soprattutto- compiti assistenziali, sociali e ricreativi. Questo le rende al tempo stesso importanti per la cittadinanza e intollerabili per la politica "occidentale", che anche nella Repubblica Portoghese considera spreco eliminabile qualunque cosa non serva alla repressione del dissenso politico, alla gratificazione del bacino elettorale di riferimento e alla violazione manu militari della sovranità altrui. Nell'estate del 2012 il tentativo di abolire le freguesias intrapreso dal governo centrale ha provocato proteste generalizzate ed alzato la visibilità di queste sedi istituzionali: molte hanno esposto manifesti e stendardi contro la chiusura.
Accanto sono spuntate anche affissioni di altro genere, come quella ritratta.
Qualcuno o qualcosa che si fa chiamare Picamiolos fa propaganda mettendo a confronto quelli che vengono presentati come due atteggiamenti opposti a fronte della situazione economica in cui si trovano molti paesi "occidentali" e non soltanto.
L'affissione ha scopo dichiarato di propaganda politica, ed è una propaganda basata su grossolane semplificazioni; il fatto che la rende interessante è che lascia un'impressione piuttosto favorevole sull'interesse dei cittadini portoghesi per la cosa pubblica e per la vita associata.
In un'analoga sede istituzionale, nello stato che occupa la penisola italiana, sarebbe molto più ovvio imbattersi nei volantini pubblicitari di qualche prostituta.


"I mercati non ci fanno paura: la crisi la paghino loro"
Olafur Grimsson, presidente islandese.
"Nessuno deve morire di fame, in un paese dove ci sono più pecore che persone e più canne da pesca che telefoni cellulari". Il presidente islandese ha poi dichiarato che non una sola scuola, non un solo asilo, non un solo ospedale sarebbero stati chiusi per pagare "gli avventurismi e le fanfaronate da cow boy" delle banche e della borsa.
(TSF, 2 giugno 2012)

"Trattare i mercati con disprezzo danneggia l'economia del paese"
Cavaco Silva, presidente portoghese.
...E' di questa opinione: bisogna trattare con rispetto i mercati esteri, perché va considerato certo che 'se si trattano i mercati internazionali con disprezzo' la cosa finisce per 'nuocere all'economia nazionale'.
Nella stessa occasione Cavaco si è compiaciuto perché critici del genere, 'per fortuna', non vanno oltre le frontiere del paese ed ha asserito che è necessario fare molta attenzione a quello che si afferma in un momento come quello attuale:
'Ci guardi Iddio da un Presidente della Repubblica che non sta attento a quello che dice'.  
(Econòmico, 21 dicembre 2010)

Quando si trattano i mercati con disprezzo, il risultato è...
"Quattro anni dopo la crisi, l'Islanda è il paese col più alto tasso di crescita d'Europa: la disoccupazione è passata dal quattordici al sette per cento e il debito estero si è ridotto al trenta per cento del PIL".

Quando non si trattano i mercati con disprezzo, il risultato è...
...Quello che avete sotto gli occhi!

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