sabato 14 maggio 2011

Franco Frattini: l'autorevolezza, la credibilità, il prestigio della competenza.


Mu'ammar Abū Minyar al-Qadhdhāfī ricevuto con tutti gli onori nel settembre 2010.
Quello accanto è uno che farebbe il "Ministro degli Esteri"
per lo stato che occupa la penisola italiana.

"Stai offendendo quelli che hanno difeso te dalla minaccia del terrorismo. Perchè quando Osama bin Laden vuole colpire in casa tua prima o poi arriva a colpire".
Questo capolavoro di logica è uscito dalla bocca di Franco Frattini, messo letteralmente con le spalle al muro da una microscopica contestazione studentesca. Pare che gli abbiano detto che degli sperperi per le missioni militari nessuno vuole saperne e che se qualcuno ci rimette le penne per avere tentato di insegnare agli altri come si sta al mondo sono soltanto affari suoi.
Il fatto che basti qualche fischio per far perdere la calma a uno con la cravatta che pare appena uscito di casa per andare al ristorante la dice lunga sia sulla sua autorevolezza, sia sul suo prestigio. I suoi padroni hanno statuito (tra l'altro nemmeno per la prima volta) che Osama bin Laden è stato ucciso il primo maggio 2011, ma è probabile che nella gerarchia della servitù costui abbia una posizione tale da non essere ritenuto meritevole nemmeno di essere messo al corrente di eventi di questa portata.
L'altra possibilità è che tra i miracoli da millantare in questa carnevalesca campagna elettorale permanente ci sia una eventuale resurrezione dell'ingegnere civile saudita noto per la pacatezza dell'eloquio e la modestia del vestire...

3 commenti:

  1. Gheddafi sta alla democrazia come Frattini sta alla professionalità in campo diplomatico.

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  2. Gheddafi potrà essere uno dei peggiori dittatori del mondo non occidentale e non “illuminato”, ma la democrazia Gheddafi all’occidente molto probabilmente la può insegnare. E, soprattutto, non risulta che Gheddafi sia mai stato in giro a massacrare e depredare gli altri, antichissimo vizio invece dell’occidente.

    Quanto invece alla frase del Nostro “Perchè quando Osama bin Laden vuole colpire in casa tua prima o poi arriva a colpire" bisogna dire che il Nostro ha proprio ragione: il mondo islamico (il mondo islamico, si badi bene, e non il mondo occidentale, considerando anche la farsa del 9/11) sta piangendo, dopo centinaia di migliaia se non milioni di morti e feriti dovuti ai bombardamenti "umanitari" ed embarghi vari occidentali (si ricordino i 500.000 bambini iracheni, "giusto prezzo" del "trionfo della democrazia occidentale", secondo la Albright), altre migliaia di morti per attentati “islamici” che servono a “metterli in riga”, ove le bombe umanitarie di cui sopra non ci fossero riuscite completamente.

    Aveva ragione ieri sera il brillante direttore de “il tempo” che su La7 mostrava una cartina del mondo in cui era riportata la fascia ancora “restia alla globalizzazione” e che pertanto costituisce una minaccia per la globalizzazione stessa (sic! onore almeno al parlar chiaro): si desume quindi che questa fascia vada “educata” da noi illuminati e illuministi (nel senso che illuminiamo di bombe la pacifica esistenza altrui) con "azioni (guerre) umanitarie" e poi, se del caso, con qualche Osama bin Laden (dei nostri servizi speciali, ovvero qualche utile idiota degli stessi): la Siria è già nell'agenda del "Nobel per la Pace" (seguiranno, se qualcuno non ferma questi criminali, Iran, Venezuela, Cuba etc).

    Ma Dio non voglia che dopo innumerevoli massacri e ruberie subite dal mondo islamico ad opera nostra, si svegli veramente qualche Osama bin Laden non “de noantri”

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  3. Mu'ammar Abū Minyar al-Qadhdhāfī ha alle spalle anni ed anni di guerre contro il confinante Ciad; propriamente alieno dal pensiero di andare ad insegnare agli altri come si devono comportare non può quindi essere considerato.
    In considerazione del fatto che, come sancito e statuito dal gazzettaio e dalla relativa committenza, Osama bin Laden è stato congedato a colpi di arma da fuoco, pensare che possa arrivare a colpire in casa di qualcuno è oggettivamente poco realista.

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